mercato - con i produttori locali di beni strumentali, cui propongono i propri problemi tecnologici e di cui sperimentano i prototipi [10]: è uno dei modi in cui nasce la c.d. industria intermedia (Bianchi e Falomi, 1980). b. La famiglia svolge un molo attivo nel processo economico nel senso che provvede: • alla allocazione del lavoro (in specie del lavoro part-time e a domicilio) incrementando, così, l’offerta locale di lavoro al di là dei tassi ufficiali di partecipazione [11]; • alla riproduzione delle competenze manageriali e professionali, senza costi computabili per le imprese o per i servizi pubblici [12]. c. Cambiente sociale è conforme nel senso che: • i servizi pubblici e privati si specializzano, conformandosi alle esigenze del sistema produttivo locale [13]; • le associazioni degli imprenditori e dei lavoratori dipendenti autonomi tendono a sviluppare servizi reali per i propri associati [14]; • valori, atteggiamenti e comportamenti ^la «cultura sociale», insomma) si conformano ai caratteri del processo economico, generando un peculiare clima socio-culturale di consenso al modello di sviluppo [15]. In un simile contesto il mercato è un mix di concorrenza e di cooperazione [16]: i fattori di rischio (opportunismo, ambiguità, incertezza) operano meno drammaticamente che altrove, data la mutua conoscenza e la costanza delle relazioni interpersonali, sì da poter parlare di mercato comunitario (Dei Ottati, 1986). L’informazione, veicolata dalla pratica dei rapporti faccia a faccia, è il reale tessuto connettivo del Stpi [17]. La trasparenza informativa del mercato comunitario: a. riduce i costi di transazione [18]: sul mercato opera la mano visibile dell’organizzazione (Nacamulli e Rugiadini, 1985; Dei Ottati 1986); b. facilita Vaggiornamento professionale [19]; c. diffonde know how e aggiornamento tecnologico [20], dando vita ad una specifica capacità innovativa diffusa (Bellandi, 1989). E siamo di nuovo in presenza di potenti generatori di economie esteme-inteme. 67