I redditi dei comuni del Piemonte determinata popolazione e consentono di analizzare e meglio comprendere anche la situazione reddituale dei diversi luoghi. L'ultimo fattore (7% di varianza spiegata) misura il tasso di disoccupazione dell'intera popolazione e agisce in senso inverso al reddito, nel senso che i comuni con piu' alti tassi di disoccupazione tendono a veder contratti i loro redditi disponibili. I risultati delle elaborazioni effettuate consentono di esaminare, almeno a grandi linee, la distribuzione del reddito disponibile dei comuni della provincia e permettono di individuare le, aree e le localita' che presentano le migliori o peggiori condizioni di benessere. Il comune capoluogo, Vercelli,con un reddito pro-capite di 42 milioni e 538 mila lire presenta infatti una performance di oltre il 45% superiore a quella medio provinciale e questa situazione di relativo privilegio e' ripetuta soltanto per un altro comune (Caresanablot) che praticamente non e' che un appendice del primo. Essi sono seguiti a ruota dalle aree urbane piu' densamente popolate quali il Comune di Borgosesia, "capoluogo" della Valsesia avente una antica e tuttora fiorente tradizione produttiva, e Santhia', polo economicamente "emergente" degli ultimi anni dal punto di vista delle attivita' produttive, soprattutto nel comparto metalmeccanico. I comuni a particolare vocazione turistica (Alagna, Scopello) evidenziano anch'essi aree di discreta ricchezza. Le zone piu' "povere" della provincia appaiono sia all'estremo nord, per buona parte dei comuni montani, dove il turismo sia invernale che estivo non e' sufficiente ad elevare il loro rango (Carcoforo, Fobello, Rimella, Rassa....) che all'estremo sud verso l'alessandrino (Caresana, Motta dei Conti, Rive), o verso il torinese (Moncrivello, Borgo d'Aie, Alice Castello) localita' limitrofe che oltre ad essere poco sviluppate hanno registrato negli anni piu' recenti un bilancio demografico ed occupazionale tendenzialmente in regresso. La parte "bassa" della provincia denota comunque una situazione territorialmente omogenea con una netta prevalenza di comuni aventi reddito compreso tra il 60 e 1'80% di quello medio. Qualche "macchia" di relativa poverta' e' infine avvertibile verso il confine con la provincia di Biella (Rovasenda, San Giacomo) e quella di Novara (Villata, Albano, Greggio). 73