Libri di Testo Letterati alla riscossa di Maria Rosaria Ansalone Lanfranco Binni, Littérature fran- (aise. Hìstoire et antbologie des origi- nes à nos jours. Exploitation pédagogi- quc de textes choisis, avec la collabo- ration de G. Ienco et S. Panattoni, Garzanti, Milano 1988, pp. VII- 975, Lit. 31.000. Luciano Lessi, Giuliana Lom- bardi, Colette Camelin, Louis Delibes, Jean-Francois Di Me- glio, Alain Henry, L'analyse des textes littéraires. Méthode, exemple, exercises, Cideb, Rapallo 1988, pp. 164, Lit. 12.500. Conoscere le lingue morte e le lin- gue vive per poterne leggere i testi anzitutto letterari: questa fu, fino alla svolta metodologica dei nostri anni '60, la motivazione predomi- nante nell'apprendimento, e di con- seguenza nell'insegnamento, delle lingue straniere. La breve storia della glottodidatti- ca (fase delle méthodes, fase delle méthodologies e, attualmente, fase della didactique del francese lingua straniera) registrava invece un pro- gressivo declino della supremazia del testo letterario: da oggetto e finalità principale dell'apprendimento, esso veniva respinto al ruolo di compri- mario e talvolta di semplice compar- sa sulla scena linguistica. Il francese strumentale, le lingue di specializza- zione, il francese funzionale poneva- no in primo piano la lingua della diplomazia, della tecnica, della scien- za e dell'economia: tutte avevano i loro testi scritti e si poteva esser spinti ad imparare una lingua stra- niera anche solo per accedere diretta- mente ad uno di questi settori disci- plinari. Il linguaggio della pubblicità, dei mass media, della comunicazione sociolinguistica, d'altro canto, s'im- poneva anch'esso, in tutta la sua ric- chezza e complessità, come oggetto di analisi e di apprendimento. Di fronte a questo moltiplicarsi di microlingue lo studio della lingua let- teraria rimaneva arroccato nei pro- grammi scolastici dei licei classici e scientifici, confinato nei corsi uni- versitari delle facoltà di lettere, set- tore privilegiato, ma separato dalla finalizzazione professionale e pratica trionfante nei metodi comunicativi e nell'approccio funzionale. I "letterati", dopo aver per qual- che tempo subito passivamente l'ine- luttabile evolversi del fenomeno, hanno cominciato a riflettere seria- mente sulle possibili correzioni di rotta ed hanno saputo reagire: i due volumi che qui segnalo ne sono testi- monianza, soprattutto nella misura in cui in essi vengono utilmente adottate due opzioni di grande inte- resse e di elevata rentabilité. Intendo far riferimento in primo luogo ad un taglio interdisciplinare che, contro la frammentazione del sapere, tende piuttosto a mettere a confronto sto- ria, sociologia, filosofia e letteratura, per individuare al loro interno isoto- pie comuni e tematiche trasversali. Penso poi alle proposte di decodifica del testo letterario messe a punto grazie allo sviluppo di discipline come la linguistica, la semiotica, la narratologia, la retorica e tese a supe- rare il tradizionale approccio conte- nutistico al fatto letterario, L'analyse textuelle, in particolare, con i lavori teorici di T.A. Van Dijk, di C. Cha- brol, di O. Ducrot e di D. Maingue- neau tra gli altri, offriva ricchissimi spunti applicativi e si inseriva fatti- vamente nel dibattito sull'insegna- mento della letteratura. L'effetto di distanziazione, di deautomatizzazio- ne, che nasce da una finzione narrati- va ben costruita, può essere abilmen- te sfruttato per vincere la noia e la fatica, sovente dominanti quando l'insegnamento si concentri esclusi- vamente sulle tradizioni letterarie e sulle scale di valori da esse veicolati. Mettere in risalto, invece, l'effetto di sorpresa racchiuso nella letterarie- tà di un testo, attraverso un metodo didattico solido e preciso, libero da ogni impressionismo, può significare trascinare Yapprenant in una meravi- gliosa avventura, che si può spingere fino a ridar corpo e senso alle prati- che traduttive e contrastive o a tra- sformare gli utenti in produttori di testi. Queste le finalità che mi sembra- no aver ispirato gli autori dei due volumi, entrambi destinati alle scuo- le di secondo grado ed entrambi tesi a "sensibilizzare gli studenti alla pe- culiarità del testo letterario e alla predominanza dell' aspetto connota- J. Watson - A. Hill DIZIONARIO DELLA COMUNICAZIONE G. Giovannini - G. Meini D. Greco - R. Rosselli ni DIZIONARIO FONDAMENTALE DELLA LINGUA ITALIANA V. Ceppellini DIZIONARIO GRAMMATICALE A. Borelli - E. Chinol T. Frank DIZIONARIO FONDAMENTALE D'INGLESE E. Balmas - R.L. Wagner VOCABOLARIO DEL FRANCESE MODERNO P. Hartmann-Petersen J.N. Pigford DIZIONARIO DI SCIENZE J. Small - M. Witherich DIZIONARIO DI GEOGRAFIA ATLANTE STORICO ILLUSTRATO a cura di G. Motta G. Forte M. Tanara Ubertazzi GEO ATLANTE TEMATICO T. Cornell ■ J. Matthews ATLANTE DEL MONDO ROMANO P. Levi ATLANTE DEL MONDO GRECO Come ti attivo lo studente di Cosma Stani Barbara De Luca, Umberto Grillo, Paola Pace, Silvana Ranzoli, Language in Literature. Exploring Lìterary Texts, nuova edizione, Voi. 1, Loescher, Torino 1987, pp. 436 + Teacher's Guide pp. 189, con cassetta, Lit. 22.500. Serie Letteratura inglese. Guida alla lettura, Loescher, Torino: David Herbert Lawrence, Sons and Lo- vers, a cura di Mariella Lancia, Daniela Ragaz- zini, Susanna Zucchelli, 1987, pp. 174 + Teacher's Guide pp. 26, Lit. 10.000. Arthur Conan Doyle, Three Sherlock Hol- mes Stories, a cura di Barbara De Luca, 1988, pp. 96 + Teacher's Guide pp. 23, Lit. 8.000. Gilbert Keith Chesterton, Five Eather Brown Stories, a cura di Barbara De Luca, Marilena Nalesso Diana, 1988, pp. 114 + Theacher's Guide pp. 36, Lit. 11.000. Language in Literature è la seconda edizione di un fortunato manuale per l'insegnamento del- la letteratura inglese nelle scuole superiori. Quando uscì, nel 1982, presentava degli elemen- ti nuovi, per l'editorìa scolastica del settore, riducibili essenzialmente a due: la presenza di un volume propedeutico alla lettura dei testi lettera- ri affiancato a quello più tradizionalmente dia- cronico (è appunto tale opera propedeutica a uscire ora in nuova edizione); e l'uso di esercizi o tasks che lo studente deve svolgere per affrontare il testo nei suoi vari aspetti. Il primo elemento rispondeva a una esigenza di lettura efficiente sintetizzata nella frase di H.G. Widdowson "Non si può semplicemente esporre gli studenti al testo letterario e sperare che ne colgano il messaggio grazie a una miraco- losa rivelazione", usata dalle autrici come loro premessa. Il secondo rappresenta un incrocio con le tecniche della glottodidattica, e mira da un lato a rendere attivo lo studente (piuttosto che passivo ascoltatore delle spiegazioni dell'inse- gnante), dall'altro a incanalare la sua attività verso un preciso sfruttamento del testo. Que- st'ultima tendenza anima anche i volumi della serie Guida alla lettura, e ne rappresenta l'ele- mento distintivo rispetto alle tradizionali colla- ne di classici per la scuola annotati e/o commen- tati. Le due tendenze sono nell'aria da un decen- nio. Seguono a un intenso dibattito sull'insegna- mento della letteratura di lingua materna e stra- niera che ha percorso tutti gli anni Settanta all'estero e in Italia; e che qui da noi si è tramutato in elaborazioni didattiche durante l'ultima dozzina d'anni, a ruota — almeno per l'inglese — della glottodidattica anglosassone, e sotto forte influenza delle discipline linguìstiche. Fra la prima e la seconda edizione del volume recensito, infatti, sono uscite altre antologie in- glesi variamente ispirate a questi nuovi criteri. Alcune, di impianto tradizionale (scelta di testi cronologicamente disposti e collegati da discorso storico), si sono addirittura adeguate aggiungen- do esercìzi sui testi selezionati. Al momento, la situazione è ferma a questo punto, e non presenta sviluppi nuovi. Lo si arguisce anche confrontando le due edizioni del volume recensito. Non vi sono innovazioni so- stanziali. Conservando una divisione in quattro parti (Fiction, Nonfiction, Poetry, DramaJ, ciascuna curata da una delle autrici, queste ulti- me hanno per lo più rimaneggiato la distribuzio- "ADULARIA" narrativa da scoprire fra '800 e '900 • ALBERTO CANTONI IL DEMONIO DELLO STILE prefazione di Frediano Sessi • ARTURO LORIA LA LEZIONE DI ANATOMIA prefazione di Ciuliano Gramigna • FRANCO FORTINI LA CENA DELLE CENERI- RACCONTO FIORENTINO prefazione di Mario Spinella • GIUSEPPE TONNA FAVOLE PADANE prefazione di Antonio Porta • SILVIO D'ARZO ALL'INSEGNA DEL "BUON CORSIERO" prefazione di Mario Spinella • EMILIO PRAGA DUE DESTINI prefazione di Gilberto Fìnzi In preparazione- BENIAMINO J0PP0L0 - GIANFRANCO DRAGHI - MARIO PUCCINI - ENRICO BONI ARDENG0 SOFFICI - GIOVANNI PAPINI CLAUDIO LOMBARDI EDITORE 20145 Milano - Via Bernardino Teiesio 18 - Tel. (02) 4817553