VILLAGGIO GLOBALE da PARIGI Marco Filoni Arriva nelle librerie per i tipi di Gallimard l'ultimo libro di Frédéric Worms, La philo- sophie en Lrance au XXème siècle. Moments. L'autore è noto agli specialisti: affermato stu- dioso di Bergson, insegna all'Università di Lil- le e dirige il Centro internazionale sulla filo- sofia francese dell'Ecole Normale Supérieure di Parigi. Ma veniamo al libro, soffermandoci anzitutto sul titolo. A prima vista sembrereb- be una storia della filosofia francese del seco- lo scorso. Quindi niente di nuovo: certo, può esser ben fatta ed esaustiva, ma sicuramente nulla che la ricerca filosofica non abbia già prodotto. Però, poi, compare quel termine, Momenti, posto subito dopo. Allora si ha già il sospetto che vi sia qualcosa in più, un qual- cosa affatto banale. Worms individua un me- todo che muove da una constatazione: la filo- sofia in Francia e la sua storia recente è fatta di "momenti". Che significa, in fondo, con- statare e stabilire relazioni fra le diverse opere e i loro autori, relazioni aperte, fatte di con- fronti. Quindi, il metodo nuovo per affronta- re questi momenti è scrivere una "storia rela- zionale" della filosofia: ovvero mettere in rela- zione i problemi comuni, senza peraltro tener conto delle risposte singolarmente date. Non ci si accontenta più di una lettura cronologica delle opere, anche se Worms è ben cosciente che i problemi comuni sono anch'essi storici e hanno una loro cronologia, perlomeno di ap- parizione nel dibattito pubblico. Ma la cate- gorizzazione storica non rende conto delle fratture e delle opposizioni create da un de- terminato problema, che porta spesso a con- siderare le cosiddette "correnti" come omo- genee al loro interno. Worms rompe questo schema con audacia e con accostamenti fe- condi che scandalizzeranno i ben pensanti della storia della filosofia. E nel farlo ci con- duce nel Novecento, da Bergon sino alla no- stra modernità, individuando le "rotture" e le "riprese" in tre momenti principali: il "mo- mento 1900", che ha come problema fonda- mentale quello dello "spirito" e va dal 1890 al 1930; poi il momento della "seconda guerra mondiale", con la questione dell'esistenza, che dagli anni trenta arriva al 1960; infine, il momento che lega gli anni sessanta fino agli anni ottanta con la nozione di struttura, no- zione che conduce, con una nuova rottura, fi- no al momento che viviamo oggi. Non si pos- sono discutere qui gli esiti di tale libro: hanno iniziato a farlo gli specialisti e con qualche ri- sultato. Si può soltanto evidenziare il coraggio - per i greci era un valore, oggi è un termine che non ha quasi più senso - di un filosofo che ha saputo, in un "momento" affatto scon- tato, confrontarsi con lo spirito del tempo. da BUENOS AIRES Francesca Ambrogetti Dopo il grande successo del suo romanzo Las viudas de los jueves, la scrittrice argentina Claudia Pineiro, una delle voci più nteressan- ti della nuova letteratura latinoamericana, ha pubblicato un nuovo libro. Las grietas de ]ara è apparso nelle librerie in contemporanea con la presentazione del film tratto dal preceden- te romanzo ed è stato accolto con grande fa- vore da pubblico e critica. Una strategia indo- vinata per la popolarità della scrittrice e del suo nuovo romanzo. L'autrice aveva scritto fi- nora al femminile, ma questa volta si è messa nei panni di un uomo, un architetto alla prese con la sua crisi di mezza età e con quella del- la figlia adolescente. Il protagonista dedica da mesi parte del suo tempo a progettare un pa- lazzo che sa che non verrà mai costruito. Un'evasione dal suo vero lavoro, quello di cercare antiche palazzine da buttare giù per far posto a nuove costruzioni che modificano lentamente la fisonomia della sua città. Lo scenario è Buenos Aires, alla quale dà voce in alcuni capitoli. In altri, invece, la lascia come silenzioso telone di fondo delle difficoltà del protagonista per accettare un mondo dove per costruire deve prima distruggere e dove le regole le dettano sempre i più forti. Un mon- do nel quale per cambiare rotta e dare un col- po di timone alla prpria vita è necessario ac- cettare il rischio di perdere l'innocenza. La scrittrice dimostra anche in questa occasione, come nei romanzi precedenti, la capacità di costruire personaggi e raccontare una storia intorno a un mistero che imposta all'inizio e svela alla fine. Una struttura narrativa che sembra quella di un romanzo giallo, dietro il quale si nasconde però un'acuta e a volte spie- tata critica sociale. Claudia Pineiro, che è an- che giornalista e sceneggiatrice, ha vinto con le sue opere vari premi in Argentina e in altri paesi latinoamericani. da LONDRA Pierpaolo Antonello In un lungo editoriale sul "New York Ti- mes" del 6 settembre scorso, Paul Krugman, premio Nobel per l'economia nel 2008, si chiedeva, o meglio tentava di spiegare al pub- blico, How Did Economists Get ItSo Wrong?, una domanda che è risuonata in maniera os- sessiva negli ultimi due anni fra le mura dei dipartimenti di economia, nei ministeri del tesoro, nei quartieri generali delle banche a li- vello internazionale e, ovviamente, anche fra i comuni cittadini. Come è stato possibile che gli scienziati sociali meglio pagati al mondo abbiano continuato a servirsi di modelli eco- nomici che di scientifico avevano solo un so- fisticato apparato matematico, contemplato con compiacente narcisismo, ma accompa- gnato da una strana miopia, una generale in- capacità di leggere la realtà in maniera predit- tiva o semplicemente fattuale: un mondo fin- to, una Second Life operata razionalmente dal dottor Pangloss che prendeva il posto del- la sporca, imprevedibile e stupida realtà, e della necessità della politica di metterci ma- no. Un sistema teorico per depoliticizzare l'automa mondo. La crisi finanziaria corrente porterà certamente a una riformulazione dei paradigmi economici dominanti, e molto verrà ripensato dal punto di vista teorico, ma nel frattempo è stata recuperata una vecchia conoscenza troppo frettolosamente abbando- nata nell'ultimo quarto di secolo: l'inglese John Maynard Keynes, padre della moderna macroeconomia e sostenitore della necessità dell'intervento pubblico in ambito economi- co, sia questo fiscale o monetario. Il suo no- me ha cominciato a circolare insistentemente su quotidiani, riviste specializzate e, evidente- mente, case editrici, visto che sono ora usciti in Inghilterra quasi contemporaneamente due volumi dedicati all'economista inglese: il primo è scritto dal biografo ufficiale di Key- nes, lo storico Robert Skidelsky (già autore di tre volumi): Keynes. The Return of the Master (Alien Lane); il secondo è di Peter Clarke: Keynes. The Twentieth Century's Most In- fluential Economist (Bloomsbury Publi- shing). Entrambi gli autori cercano soprattut- to di ricostruire le discussioni teoriche che circondarono il lavoro di Keynes e la sua ascesa come punto di riferimento tra gli eco- nomisti negli anni trenta e per l'intero conte- sto globale postbellico. Oggi come ieri, si po- trebbe ripetere l'adagio riportato dal "Times" una decina di anni fa: "His radicai idea that governments should spend money they don't have may have saved capitalism". Le immagini Le immagini di questo numero sono trat- te da L'Arsenale di Venezia. Storia di una grande struttura urbana, di Giorgio Bellavi- tis, pp. 330, € 44, Cicero, Venezia 2009. A p. 14, Michele Marieschi, Il campo del- l'Arsenale, 1750 circa, particolare. A p. 22, Il tempietto della Madonna ad- dossato alla torre orientale dell'ingresso d'ac- qua dell'Arsenale. A p. 26, Il porto del Lido col forte di Sant'Andrea. A p. 29, P. Bordone, 1528: pianta prospet- tica della città e della laguna di Venezia. Il nuovo bando del Premio Italo Calvino Ventitreesima edizione 2009-2010 1) L'Associazione per il Premio Italo Calvino in collaborazio- ne con la rivista "L'Indice" bandisce la ventitreesima edizione del Premio Italo Calvino. 2) Si concorre inviando un'opera inedita di narrativa, romanzo oppure raccolta di racconti. Il lavoro dev'essere costituito di al- meno 30 cartelle (1 cartella=2000 battute, spazi inclusi) e non vi è limite massimo. L'opera dev'essere in lingua italia- na e non dev'essere stata premiata ad altri concorsi; se si trat- ta di una raccolta di racconti, alcuni possono essere stati sin- golarmente premiati (1, o al massimo 2 qualora i racconti presentati siano più di cinque). Si precisa che il/la concorrente non deve aver pubblicato nessun'altra opera narrativa in forma di libro autonomo, presso case editrici a distribuzione nazionale o locale. So- no ammesse le pubblicazioni su Internet, su riviste o antologie; even- tuali pubblicazioni di saggi, poesie, opere teatrali non inficiano la par- tecipazione al premio. Nei casi dubbi (qualora, ad esempio, vi siano state pubblicazioni a pagamento o on demand) è opportuno rivolger- si alla segreteria del premio per avere chiarimenti circa l'ammissibilità dell'opera al concorso. Qualora intervengano premiazioni o pubbli- cazioni dopo l'invio del manoscritto, si prega di darne tempestiva co- municazione: l'opera, in tal caso, non può più partecipare al concor- so. L'opera, inoltre, non può comparire come in corso di pubblica- zione su internet, né debbono già essere intercorsi accordi contrat- tuali di alcun genere con nessuna casa editrice. Il Premio, nel caso venga a conoscenza di simili evenienze, in qualsiasi momento, annul- la unilateralmente la partecipazione dell'opera al concorso ed anche ogni eventuale riconoscimento. 3) Le opere devono essere spedite alla segreteria del premio presso la sede dell'Associazione Premio Calvino (c/o "L'Indice", via Mada- ma Cristina 16, 10125 Torino) entro e non oltre il 15 ottobre 2009 (fa fede la data del timbro postale) in plico raccomandato, in duplice co- pia cartacea dattiloscritta ben leggibile. Non vi sono particolari ob- blighi sul formato. Le opere devono inoltre pervenire anche in copia digitale su CD-ROM, da allegare al pacco contenente le copie carta- cee (l'invio per e-mail crea problemi di sovraccarico). Per evitare di- sguidi è bene allegare al pacco anche una fotocopia dell'avvenuto pa- gamento. I/le partecipanti dovranno indicare sul frontespizio del testo il pro- prio nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail, data di nascita, e riportare la seguente autorizzazione firmata: "Autorizzo l'u- so dei miei dati personali ai sensi della L. 196/03". Per partecipare si richiede di inviare per mezzo di vaglia po- stale (evitare il bonifico) intestato a "Associazione per il Premio Italo Calvino" (si prega di indicare correttamente il destinata- rio), c/o L'Indice, Via Madama Cristina 16, 10125 Torino eu- ro 60,00 (per ciascuna opera inviata) che serviranno a copri- )k re le spese di segreteria del premio. Dall'estero si può utiliz- ' j\ % zare vaglia internazionale, in questo caso la quota sarà di ; / euro 65,00, a causa della commissione di euro 5,00 da ver- sare alla banca intermediaria. I manoscritti non verranno restituiti; gli/le autori/autrici manterranno comunque tutti i diritti sulla loro opera. 4) Saranno ammesse al giudizio della giuria le opere selezionate dal comitato di lettura dell'Associazione per il Premio Italo Calvino. Au- tori/ autrici e titoli finalisti saranno resi pubblici in rete e mediante co- municazione diretta agli/alle interessati/e entro la fine del mese di febbraio. 5) La giuria è composta da 4 o 5 membri esterni all'Associazione, ogni anno diversi, scelti dai promotori del Premio tra critici, narrato- ri e operatori culturali particolarmente qualificati. La giuria designerà l'opera vincitrice, alla quale sarà attribuito un premio di euro 1.500,00 (in caso di ex aequo la cifra sarà dimezzata). "L'Indice" si riserva la facoltà di pubblicare un estratto dell'opera premiata e delle opere segnalate. I diritti restano di proprietà dell'au- tore/autrice. L'esito del concorso sarà reso noto in occasione della cerimonia di premiazione che, salvo imprevisti, si terrà entro il mese di aprile 2010. Il comunicato della giuria verrà anche pubblicato sulla rivista "L'In- dice" e sul sito del Premio Calvino. 6) Ogni concorrente riceverà entro giugno 2010 - e comunque do- po la cerimonia di premiazione - via e-mail o per posta, un giudizio critico sull'opera da lui/lei presentata, a cura del comitato di lettura. 7) La partecipazione al premio comporta l'accettazione e l'osser- vanza di tutte le norme del presente regolamento. Il premio si finan- zia attraverso la sottoscrizione dei singoli, di enti e di società. Per ulteriori informazioni si può telefonare il venerdì dalle 9.00 al- le 13.00 e dalle 14,00 alle 16.00 al numero 011.6693934, o scrivere al- l'indirizzo e-mail: premio.calvino@tin.it. Di ogni eventuale novità o variazione, si darà tempestiva notizia sul sito www.premiocalvino.it.