In aumento risulta la risicoltura a Vercelli e a Ferrara, costante a Novara, Pavia, Alessandria e Milano. Il granoturco,prodotto di rilievo particolarmente nell'agricoltura delle province della Valle Padana (ad eccesione di quelle emiliane), del Veneto e -più limitatamente- nelle province del basso Lazio, basso Molise e della Campania (eccetto Salerno), mostra nel complesso nazionale e nella più parte delle province una tendenza alla diminuzione, in termini di valore della produzione lorda vendibile, dovuta soprattutto all'aumento dei reimpieghi (in connessione allo eviluppo della zootecnica) e alla diminuzione dei prezzi, mentre le produzioni lorde globali appaiono generalmente in aumento. Presentano tuttavia un incremento di tale valore le province di Aosta, Savona, Spezia, quelle del Veneto (ad eccezione di Rovigo), Lucca, l'Umbria, Viterbo, Roma e Latina, Napoli, Potenza, tuttala Puglia, la Sicilia (ad eccezione di Caltanissetta) e la Sardegna (ad esempio di Sassari). Le province che risultano aver avuto un maggior incremento sono quelle di Cuneo, Alessandria, Bergamo, Cremona, Firenze, Cai tanissetta, quelle dell' Emilia, delle Marche e della Calabria. La coltura della patata appare particolarmente diffusa in alcune province alpine, in Campania, nelle province meridionali dell'Abruzzo e del Moli a*, a Bologna, Forlì, Massa e Pisa. Ad eccezione delle province di Aosta, Cuneo, Asti, Imperia, Genova, Bergamo, Verona, Venezia, Ancona, Salerno e Brindisi, dove il valore della produzione di patate si presenta in diminuzione, altrove si registra dovunque un incremento. Quest'ultimo pare paL ticolarmente forte nelle province di Reggio Emilia, Forlì, Pisa, Livorno, Terni, Viterbo, Roma, Latina, Campobasso, Avellino, - 49 -