39 esso, considerati come tipi (medi) economici del mercato; deve in considerazione di ciò dirsi che 1’ acquirente trova economicamente conveniente acquistare 1 azienda per l’insieme dei corrispettivi che presta (prezzo, comunemente detto, più quanto altro deve prestare per conto dell’alienante ai creditori di lui) e, perciò, che, se l’onere di tali debiti non passasse a carico del cessionario ma restasse a carico del cedente, il cessionario aumenterebbe proporzionalmente il prezzo da pagare direttamente al cedente. (Omissis.) sussiste « così nelle une (universalità di diritto), come nelle altre (universalità di fatto), la unità giuridica, nelle prime, di diritto, in forza della disposizione di legge e nelle seconde, di tatto, in forza della volontà delle parti ». Dal punto di vista, poi, della legge di registro, la stessa sentenza dichiara che 1’ imita delle universalità di diritto « non costituisce, nel concetto della legge, ostacolo alla scindibilità dei diversi beni che le compongono ». E se tale scindibilità esiste per le universalità di diritto, i cui elementi sono collegati dalla legge, a maggior ragione esisterà per le universalità di fatto, nelle quali il legame e costituito da una coordinazione economica dipendente, in ultima analisi, dall’ arbitrio individuale. Possiamo pertanto affermare che alle universalità non regolate dalla legge del registro, e quindi anche alle imprese, torna applicabile la regola anzidetto, desunta dalle norme stabilite per le universalità espressamente disciplinate. Conveniamo perciò nelle conclusioni della Commissione Centrale ed auspichiamo che la Suprema Corte voglia ritornare alla sua anteriore giurisprudenza, allorquando la materia le sarà nuovamente sottoposta. BRUNELLO BRUNELLI Procuratore Superiore Ispettore delle Tasse e delle Imposte Indirette sugli A ffari