75 Poiché, invero, dei diritti dell’Amministrazione alla percezione del tributo cal momento della registrazione di un documento non può giudicarsi se non avuto riguardo al contenuto obbiettivo del documento ; non ha rilevanza lo stato sub-biettivo della parte, che ritenesse la condizione già verificata. Altra è la ipotesi in cui l’avveramento della condizione risulti da sentenza o da ulteriore accordo delle parti e la registrazione avvenga in relazione ad un negozio giuridico già perfezionatosi; altra è la ipotesi in cui, contrastando in L’accostamento, per ora alquanto grossolano, delle due norme legislative, costituisce il punto di partenza, per valutare criticamente una dottrina, la quale, nata in Francia, fu trapiantata in Italia, dove ebbe una singolare fortuna, così da costituire ancor oggi, l’opinione dominante in dottrina e, in gran parte, nella giurisprudenza. Questa dottrina trova la sua base legislativa nell’art. 2 della legge di frimaio. E siccome l’art. 2 della legge di frimaio trova il suo corrispondente, come si è visto, nel primo comma dell’art. 8 della legge di registro italiana del 1923, quell’accostamento ci porta ad esaminare i seguenti tre problemi: in primo luogo come ha potuto sorgere e svilupparsi quella dottrina francese, sulla detta base legislativa ; in secondo luogo se la norma legislativa italiana consente lo stesso indirizzo dottrinale, oppure vi si opponga o sia ad esso indifferente ; in terzo luogo quali sono le ragioni, che devono motivare il nostro dissenso rispetto a quell’indirizzo dottrinale. 4. - La dottrina da esaminare si appoggia a Championnière e Ri-gaud (‘). Questi hanno creduto di vedere una contrapposizione netta nei due concetti enunciati dall’art. 2 della legge di frimaio, fra atti e trasferimenti. La parola atti significa atti scritti o documenti e quindi natura degli atti significa natura di ciò che risulta dai documenti. Trasferimenti sarebbero invece le convenzioni, considerate indipendentemente dai documenti che le manifestano; perciò natura dei trasferimenti significa natura delle convenzioni. Da ciò Championnière e Rigaud hanno dedotto che l’accertamento delle tasse di registro che riguardano gli atti (tasse di atto) deve farsi unicamente sulla base del contenuto dei documenti, P accertamento di quelle invece che riguardano i trasferimenti (tasse di mutazione) si deve compiere, senza vincolo al contenuto del documento. Ecco dunque che, secondo questa dottrina, il principio dell’ efficacia vincolante dell’ atto scritto si estende anche alle imposte graduali e proporzionali e quindi anche a quelle progressive, che ai ai tempi di Championnière e Rigaud non esistevano ancora. Che la parola atto nella legge di registro significhi atto scritto o documento, e non atto giuridico, nel senso moderno, è una verità incontestabile e non soltanto per la legge francese, ma anche per quella italiana attualmente vigente. O Championnière et Rigaud, Traité des droits d'enregistrement, Paris, 1851, a. 135.