INNOVAZIONE E VENTURE CAPITAL NEGLI STRUMENTI DI POLITICA INDUSTRIALE ALLO STUDIO di Paolo Vaglio Gli anni più recenti hanno registrato un progressivo affrancamento della grande impresa (pubblica e privata) dal credito bancario: maggiore afflusso di capitali di rischio, consistenti aumenti dell’autofinan-ziamento, attività di intermediazione finanziaria svolta direttamente hanno condotto ad una forte contrazione del rapporto capitali per-manenti/mezzi propri riducendo contestualmente l’incidenza dei debiti a breve termine. La piccola e media impresa si è spesso trovata, per contro, nell’impossibilità di diversificare i mezzi di provvista sui mercati interni ed internazionali e di conseguenza è risultata ancora dipendente dal credito bancario e più esposta alle manovre di politica monetaria. La variabile dimensionale da sempre determina qualità e spessore della funzione finanziaria, tuttavia, in questo ultimo periodo, la crescita di importanza, nell’ambito dell’operatività d’impresa, di questa funzione aziendale, ha notevolmente accresciuto il gap fra grandi imprese e PMI. Tra le cause determinanti questo ed altri anelli deboli dei soggetti minori possiamo sicuramente individuare la carenza di risorse umane: difficilmente reperibili quelle interne (managers), non adeguate quelle esterne (strutture consulenziali). Le conseguenze ultime di questa situazione sono riscontrabili nei ritardi registrati dalle PMI nell’impiego dell’innovazione tecnologica, (in modo particolare nel passaggio dalla singola macchina a sistemi 5