gerarchia. Consente di superare gli insuccessi poiché, secondo un meccanismo psicosociologico molto noto, la fede si intensifica quanto più le profezie vengono smentite dai fatti6. Ma al tempo stesso provoca una sensazione di rigetto molto forte sull'insieme del pubblico, e le due reazioni si rafforzano vicendevolmente. In Francia questo fenomeno è particolarmente forte perché la società francese, paradossalmente, ha sempre prodotto dei movimenti politico-religiosi settari, che ha poi violentemente respinti (calvinisti, leghisti, giansenisti, blanquisti, congregazioni). I francesi provano una repulsione particolarmente forte verso questo tipo di adesione totale ad una dottrina, che tuttavia ne affascina sempre un gran numero almeno temporaneamente. La grande instabilità degli iscritti è legata al fatto che il loro tasso di rotazione è elevato e la maggioranza dei membri non rimane più di un anno nel partito. Jean Montaldo scrive: "H PC divulga le cifre dei nuovi iscritti (in valore assoluto o in percentuale) e, a modo suo, ammette anche ciò che aveva a lungo negato, cioè le perdite subite per dimissioni o decessi, e soprattutto per il semplice svanire di quanti non danno più seguito attivo ad una adesione che è stata frutto dell'entusiasmo, se non della sollecitazione pressante durante riunioni, scioperi, feste di partito ecc. Secondo verifiche degne di fede, il risultato finale tocca ogni anno l'80% anche perché, nel PCF, 'reclutamento' non vuol dire 'ammissione'. Molte persone, in questi ultimi anni, hanno mandato schede di adesione che non hanno mai ricevuto una risposta"1. Notiamo infine che le defezioni degli intellettuali sono le più appariscenti e costituiscono un fenomeno che anche Jean Ellenstein, quando faceva l'apologia del PCF, non poteva ignorare: "Constato semplicemente che decine di migliaia di intellettuali sono stati membri del PCF ed ora non lo sono più. E' un problema reale, significa un certo fallimento del partito e contribuisce oggi a influenzare sfavorevolmente l'opinione che ne hanno molti francesi"®. Questo impegno e questa chiusura in un rigido schema ideologico, costituiscono un principio d'organizzazione estremamente efficace, ma provocano anche una profonda debolezza che non consente al partito di andare al di là di un certo limite. L'autoritarismo del PCF è fondato su questa ideologia che lo giustifica, ed è rafforzato dall'isolamento che rende i membri dipendenti. Inoltre, una serie di rituali preservano l'ideologia e la rendono controllabile, ma imprigionano i dirigenti. Un tale sistema permette tuttavia un'enorme agilità di manovra in quanto offre al vertice una grandissima libertà. Ma impedisce qualsiasi adattamento locale, qualsiasi inventiva, qualsiasi permeabilità fra 8