7 gennaio 1912 L’ECONOMISTA 11 stessi sulla guida delle classificazioni e delle valutazioni dei periti. Infine l’istituzione contribuirà anche al miglioramento della produzione in quanto darà occasione a ciascun produttore di vedere quel che fanno gli altri, di conoscere le qualità preferite dai compratori ; il che non toglie che essa abbia j uno scopo essenzialmente commerciale, quello di j vendere nel miglior modo la produzione quale è, o quale diverrà. L’istituzione è altresì indipendente, nella j massima come nei particolari, dell’esistenza di sindacati o di cooperative di produzione, che ne renderebbero bensì più facile il funzionamento, ma non sono una condizione sine qua non per la sua esistenza, dovendo essa venire organizzata in modo che vi possano accedere egualmente grandi e piccoli produttori. Il mercato dovrebbe essere esercitato da un’associazione privata, perchè sarebbe difficile creare un ente pubblico di carattere strettamente commerciale. L’associazione però non dovrebbe aver alcun fine di lucro, ed unica sua norma amministrativa dovrebbe esser quella di mantenere il pareggio tra entrate e spese. D’altronde lo Stato, analogamente a quanto ha già fatto per altre produzioni, dovrebbe aiutar moralmente e materialmente siffatta iniziativa, sia accordando agevolezze tributarie, sia procurando il credito a buon mercato. Si conclude pertanto facendo voti che lo Stato promuova ed aiuti la fondazione ed il funzionamento di consorzi o di cooperative fra produttori, allo scopo di istituire ed esercitare magazzini generali per le lane con annessi mercati. Si esprime inoltre il voto che alle cooperativo nazionali le quali si costituiscono con tali intenti tra produttori di lane, siano accordate dallo Stato tutte le possibili agevolazioni, e specialmente le seguenti : 1) che si autorizzi il Banco di Napoli ovvero altri istituti ad accordare mutui ipotecari, a condizioni di favore, a dette cooperative, non appena abbiano raggiunto ciascuna il capitale di lire 200,000, con diritto all’istituto sovventore di delegare un proprio rappresentante, con voto deliberativo, nel seno dei Consigli d’amministrazione delle cooperative predette, nonché di approvare la nomina dei periti incaricati di fare la stima delle lane ; 2) che gli istituti di emissióne siano autorizzati a fare anticipazioni, fino ai 2[3 del valore di stima, sulle fedi di deposito delle lane depositate nei Magazzini generali delle predette cooperative ; 3) che alle cooperative stesse siano accor date dal Governo, a titolo di incoraggiamento, le seguenti agevolezze tributarie. a) esenzione, per un decennio, dall’imposta di R. M.; ( b) esenzione, per uguale periodo, dall’imposta sui fabbricati ; c) esenzione dalla tassa di bollo per i titoli delle azioni e delle obbligazioni emessi dalla cooperativa. A maggiore chiaramento delle idee esposte il Relatore nel chiudere la ottima sua monografia, unisce uno schema di statuto della cooperativa nazionale predetta, nonché di un regolamento per il mercato delle lane. Rivista Biplioqrahca Prof. Graziani Augusto, Istituzioni di Scienza delle Finanze. 2.a Edizione. — Torino, Fratelli Bocca. 1911. Abbiamo già avuto occasione di esprimere il nostro giudizio, che non poteva essere se non di vivo encomio, alla prima édizione (che porta la data del 1907) di questo importante trattato del Prof. Graziani. La seconda edizione appare anche migliorata e completata nella patte in cui poteva sembrare deficiente ed è stata anche dall’Autore messa al corrente colle più recenti le-gislazioni in materia tinanziaiia. L’Autore ha conservata la stéssa divisione delle parti della prima edizione; una introduzione nella quale espone i principi generali della finanza, una prima parte in cui è trattata la teoria generale della finanza, nella quale parte sono largamente discusse le diverse dottrine sulla sezione della finanza; una seconda parte riguarda l’ordinamento della finanza e più specialmente ì bilanci. La terza parte è consacrata alle spese pubbliche ; e dobbiamo notare con compiacimento che questa materia, così trascurata in genere dagli studiosi di finanza, ha in questa seconda edizione maggior svolgimento, sebbene non ci sembri ancora completa. La parte quarta riguai da il demanio, le pubbliche imprese (così l’Autore chiama la coniazione delle monete, l’emissione di biglietti di banca, il servizio postale, le ferrovie statizzate, ecc.). Sopratutto interessanti e complete ci parvero la quinta parte che tratta delle imposte in generale e la sesta delle imposte in ispecie, dove l’Autore ha veramente esposta e discussa con chiarezza e con acume singolare la difficile materia. Infine la settima parte riguarda le entrate ordinarie ed i prestiti pubblici, e 1 ottava delle finanze locali.