tossicodipendenti e di conferimento alle autorità pubbliche degli strumenti giuridici per intervenire nei casi di chiaro illecito. Si tratta cioè di vincoli di tipo «garantistico» all'accesso degli enti privati al finanziamento pubblico, che non offrono però all'istituzione pubblica alcuno strumento per regolare il comportamento degli attori «autorizzati» a far parte del sistema. In coerenza dunque con l'impostazione tradizionale dei rapporti con le strutture di ricovero, anche nel settore delle tossicodipendenze l'azione pubblica ha rinunciato ad un'impostazione regolativa «forte», per privilegiare invece l'incentivazione e il sostegno del settore privato. Ciò ha contribuito non poco all'espansione del settore privato, ma lo ha reso anche fortemente dipendente dal finanziamento pubblico (per una misura prossima al 70-80% delle entrate). Tuttavia la dipendenza non si è tradotta, come abbiamo detto, dal piano finanziario a quello funzionale, mantenendo quindi intatta la notevole articolazione esistente di progetti e di linee terapeutiche. La recente e tanto discussa legge nazionale sulla droga (Legge n. 162/1990) si colloca in netta continuità con l'impostazione garantista precedente, finendo per costituire, nonostante l'ingente mole di finanziamenti che essa ha mobilitato a favore degli enti privati, un forte ostacolo alla specializzazione e alla professionalizzazione del settore. In primo luogo, prevedendo modalità più sbrigative e meno rigorose per il finanziamento, la legge apre la porta d'accesso al sistema ad enti e strutture di cui non è provata né l'affidabilità né la competenza19. In secondo luogo essa propone una ingiustificata proliferazione dei canali di finanziamento pubblico20, che crea sovrapposizioni e rende ulteriormente difficoltosa la costruzione di una politica pubblica maggiormente selettiva e trasparente. L'ampio riconoscimento offerto alle strutture private continua così a convivere con un sostegno finanziario di tipo assistenzialistico, adeguato forse più ad una fase di espansione e crescita del sistema che ad una di maturazione e qualificazione dei servizi. Nonostante quindi le organizzazioni private abbiano giocato nel campo della lotta alla tossicodipendenza un ruolo di anticipazione e di innovazione nei confronti dell'azione pubblica, il modello dei rapporti pubblico/privato sembra mantenere una configurazione tradizionale, fondata su un ampio sostegno finanziario pubblico cui non segue però alcun significativo indirizzo programmatico. Non si può quindi affermare, riprendendo la riflessione sviluppata nel paragrafo precedente, che nel nostro paese si stia sviluppando, alla luce 79