imitare l’ufo degli antichi Padri, i <|uali nelle loro Collazioni , dappoiché uno di eflì finceramen-te, e lenza alcun’artifizio, o di frale , o di ftile, ragionato avea, tutti effi in fine i lor fentimenti vi efponeano. Il perche quella noftra Accademia à per fuo iftituto, che al Ragionamento fucceda < il famigliar difcorfo degli Accademici , i quali con modefiià dimandano lo fcioglimento di alcun dubbio, che .intorno alle divifate cofe farà loro per avventura furto in mente; o pur Aggiungono un qualche fentimento lor propio , che fia_ conface vole alla materia agitata . E perche era in libertà di chi parlar velea, e di chi ftarfene-puramenre ad udire, dopo i Ragionamenti fatti; perciò alle volte adiveniva,che pochi,opurniu-no folle , che muovere fi volelle ad opporre-,. Quinci fu,che negli anni addietro provvedimento fu prefo, che almen folle obbligo di coloro ,! quali nell’antecedente Accademia ragionato avea- . no, 1’ opporre ; e per gli altri in loro liberta refìafle, o il parlare,o il tacere. Terminati pofcia in trentafei Accademie i ■ Generali Concilj,in ciafcuna delle quali fei Difi fertazioni fi eran fatte, giufta l’ordinamento fo-vraccennato, fu tra gli Accademici propofto a_, determinarli , fe piu utile cofa foffe imprendere-, altra Ecclefiaftica materia a trattare, o pure continuar la medefima, ma colla intiera difamma-,