ne 5 bafta certamente per tenerlo in buona parte del tempo occupato. Egli non pera noni lafcia con tutto quefto in quel poco tempo, che gli avangay di applicar/} tutto allo ftudioy al quale ed il fua genio il porta, e vel tira ancora il fuo. obbligo. E di ciò argomento fia non folamente quella Prima Parte delle fue Ecclefiafiiche Differ tacconi » non fola-mente la Seconda Parte delle medefime ■> e la Terga , che ufcìranno immediatamente dopo quella^, Prima, ed in cia/una delle quali altre Otto Dìf- fertagioni fi contengono , che tutte formano il numero dì 'ventiquattro ; ma ancora altre Opere-, che fia apparecchiando tutte di materie Ecclefia-fftcbe y di gran profitto alla Repubblica de' Letterati > e di grande ornamento all'dppoftolica^ Sede y verfo alla quale à egli uniforme all'obbligo tutto il fuo a,dmo inchinato, e dinoto . Godan- fì dunque i Lettori le qui prefenti , e priegbino il nofiro Signore Iddio, perche a lui dia vit^y e falute , che corrifponder poffdno al fuo genio , ed al fuo valore ; perche certamente non la-fcer'a egli poffare ogiofo il tempo , che Iddio gli concederà , feconde per lo paffato ne tanpoco ì à lafciato negbittofamente correre y avendo in poco più di fette lufiri di vita , cb’ egli prefentemente à , compofie da dodici Operc_, tut-