48 DiJJert.II. Per la Sag.Teolog. fifolferole lue ditele; faviamente rifpofe : Tutto quello che effi cercavano, eller luperfluo , perchej, di già una volta 1" Etefia Eutichiana, dt cui Acazio era Profefeore , nel Calcedonel'e Concilio era Hata condennata ; onde non doveafi a nuova difcuffione ammettere, per non pregiudicare quel lagrofanto Confefso, che ne avea fatta di già la condanna . Quoniam fi ea, qua falubrtter decreta fiunt, cuiquam Uceret iterare, nullum contrafingulos quofque prorotti errerei ft abile perftfteret E.cclefia conftitutum, ac femper iifdemfuroribus recidivis, ontnii integra definitili turbaretur. Come appunto li riferifce nel cap. majores, ttq.q.ì. Ora gli Eretici Boemi, che erano di Wiclefo feguaci, o pur di Ufso, condennati erano fìsti già nel Concilio di Cofìanza, e nel Concilio di Siena ; « perciò come notorj Eretici, indegni erano di ef-fere nuovamente in altro Concilio afcoltati .11 perche Eugenio fentendo in Roma? invito, che ad elfi avea fatto il Cardinal Cefarinijcioè di mandare i lor Deputati in Bafilea , acciocché in più fuave colloquio le controverfe materie fi terminalsero ; fortemente fe ne fdegnò, pubblicamente chiamando un tale invito irragionevole, e fuor di tempo. Anzi perche il Mondo non giudicafse, che il fatto del Cefarini venifse dal fuo confentimenro approvato, egli nel dì diciottefimo di Dicembre , cacciò fuori un’ Editto , nel quale dichiarava , che quanto fu tal materia era fiato fatto dal Cefarini, tutto era fiato fenza alcuna fua intelligenza ; onde da lui rivocato efprefsamente veniva, come irregolarmente fatto, e come intempeftivamente intraprefo . Vedali ora, fe colpa aver potea Eugenio, ofe pregiudizio po- tea