L I B 0 ■nidebbono effer più folleciti;di che rifpofe Bia.^f ninna cofa thuomo deue effer più folle cito,eh e à cercare configli,& configlieli; perche l'huomo non fi puòfottentare ne i tempi profperi,nè rcfittere a i molti nemici,fe non con la compagnia d'huomini maturi, & col configlio de vecchi. ' La fetta dimanda ficjn qual cofaglihuominifono più lodati, per effer ner gligenti;& riffofe Bia.ln una fola cofa gli huomini hano licentia dfaffer negligenti, ad eleggere li amici, i quali fi debbono elegger tardi , & non mai fi debbono per caffo alcuno lafciare. La fettina dimanda fu, Qual cofa più brama l'huomo oppreffo; & rifpth fe Bia,cottui brama il mutamento di fortuna,& non è cofapiù abboritadal l'huomo felice,che il penfare, come la fortuna è muttabile ; perche l’huomo oppreffopenfa,che muttandofìpiùvolte la fortuna fe potrebbe migliorare & l'huomofelice penfa,che vn muttamento di fortuna lo potrebbe,cacciare della propria cafa. Tai dimando furono fatte al filofofo Bia : il quale diede le fopr adette ri-, /fotte nel monte Olimpo, Biauiffe nouantacinque anni, fin alla feffagefima olimpiade,& uenendo a morte, i Trienefi mottrandofì dolenti di douer effer primati di lui,lo pregarono,che uoleffe ordinarli alcune leggi, co le quali fa? peffero eleggere il gouernatore,&. il T rencipefilquale fuccedeffe ad offerita? la.Bia filofofo udite quefte coffe, diede loro/n breui parole le fegu enti leggi, delle quai,& dell'autore itteffofil diuino Tlatone nel libro delle leggi fà me tione,& ^drittotile nel libro delle Echenomiche. Le leggi, le quai diede Biafilofofo a i Trienefi. Or dinamo,& commandiamo,che niuno fia eletto Trencipe fopra'l popolo,ilquale non habbia almeno quarant'anni, della quale età debbono efferei gouernatori de popoli , acciò che la poca efperientia per minore età non li faccia errare ne i loro fatti & negotq,& che la molta età, & debole^agli renda inetti a fofienere le fatiche. Ordiniamo,& commandiamo,che niuno fia eletto gouernatore del popolose tutti non conferiranno a quefi’elettione, & chefia vniùerfalmente co nofeiuto dal popolo effer di buona uita,per che non mai farà obedito colui, che da tutti è reputato cattino. Ordiniamo,et comadiamo,che niuno de i Trienefi fia elettop gouernatore,fe egli tonfata molto dotto i lettere Greche,pche no iti è pegpior pefliletia nella l{epublica,che quando àigouernatori mancala fapietia,e la prudetia. 0)dinamo,et comadiamo,cheniunofiaeletto p gouernatoretraTrienefì, fe no fara fiato almeno anni dieci creato nella guerra, pche ql folo fà coferua re Iti defiata pace,il quale hà co efperietia conofciuto le fati che della guerra,. Ordinano