T Ifi I 7d \0. 56 Vediamo la terra,che mada i uapori all’insù,le piante erefcono aU'insù,i ma ri ondeggiano all’insù,gli alberi germogliano uerfo sù, il fuoco attende fola-mente di andare all'insù, fidamente il mifero buomo crefce all'ingiù , perche la carne humana ;la quale è fidamente terra, è nafciuta di terra, & uiue di jiuomo terra,procura di auicinarfi alla terra . Ben diffe Arislotile,che l'buomo era un'albero piantato alla riuerficia,nel cui capo fono le radici,il tronco è il cor- glia ad un po,i rami fono i bracci,la fiordo, è la carne, i nodi fino gli offi , la midolla è il albero pia core,le roditure de i vermi fono la feccia,la gomma è l’amore,i fiorifon le pa / role,& Sfrutti le buone opere. L’buomo per andar dritto; doue tiene i piedi, douea tenere il capo;perche il capo è ia radice, & i piedi fino i rami. Et io giuro,che in quefto cafo noi ci conformiamo al noftro principio,perche sgabbiamo piantata la carne al riuerfcio,habbiamo la uita molto piu riuerfiiata. Tri a tornando apropofìto,dicoche non meno hà principio il regno dal He, che il Rp dal regno, & quefto fiuede manifeftamente, perche il. Hp da al regno le leggi,e gli ordini, & non il regno al He : le mercedi, i doni uengono dal Hp al regno,& non dal regno al fie.ll trovare leguerre,far tregua, & pace,premiare i buoni,& raffrenare i tiranni,procede dal Hp al regno,e non all'incon tro, perchefidamente alla maestà Imperatoria s’appartiene di commadare, & alla Republica di ubidire.Si come nel magnifico edificio è maggior pericolo,che cada una pietra del fondamento, che cinquanta tegole del coperto,cofi è maggior colpa diffubidire una volta allagiuftitia, che cento errori commeffi n rc non contra la Hcpublica,perche‘uedemo leuarfigran fcandalo nella Republica da amato dal unapicciola diffobedientia , quanto uale al Re, che egli fia amato dal fuo re-r re§n? gno.O quanto uale al regno,che il fuo Rp fia da tutti temuto:perche il Rp non ^e^cpjic • amato dal fuo regno,non può uiuer quieto,& il regno, il cui He n°n è temu- to. to , non può effer ben governato . Il regno di Cicilia fù fempre de potenti Rp molto eftrcmamentefornito f perche negli antichi tepi, o logovernavano Hp uirtuofi,e di gran valor e,o tiranni crudeli,e maluagi. Tffel tempo di Severo Impera, fù in Cicilia un fie nomato Lelio Pio, affai uirtuofo, & nel Romano Imperio molto filmato & al fuo tep,o fi fecero le feguenti leggi in quel regno. Ordiniamo, che fe fi faranno ingiurie infra perfine uguali gli uni agli altri*,alcune fiano cafligate, & altre diffìmulate , perche doue è radicata Vini— mitili a,piu giova di riconciliare le uolontà, che cafiigare le perfione. Ordiniamo,che fe il minore offenderà il maggiore,che tal offcfia fia leggicr mente riprefa,&gravemente cafiigata, perche l’ardir, & la sfacciataggine 4fflo,ifioggctti debbono fupplicare al Prencipe con riueretia, e non contradirgli con fcandalo. Ordiniamo