T X. & °* 36 fitoni,& ogni dì faceva perfumare fuo figliuolo co la fiamma del fuoco degli Crndfh4 idoli, &cofi tutti ifuoi creatifaceuano Angherie ,& ogni fuo piacere era ad (h Ma„af, intendere cofe di firigherie. E perche non gli mane affé alcuna malvagità , poi che gli mancavano tutte le virtù, gli fu tanto crudele, e flgarfetautofangue humano,che fe quello fuffe flato acqua vnita infìewe, cjfa batterebbe coperto tutti i morti,et annegato tutti i vivi. Ffon contento poi di qflo,pofe net tepio del fignore un idolo,che era caduto in un bofeo, p fopplitio del qual ma leficioperme/fe Iddio,che t fuoi creatigli vccidc/feno ilfigliuol maggiore ; la divina giuflitia non volendo esportare tanta licètia alla malvagità humana, tnadò a fare una grida in Gierufalem ,che diceua tal parole, Tot che’l Ma •naffe foto è flato ardito di comettere i peccati diluiti,io cafligherò lui falò co qi cafiighi,ch’io ufo a cafligar tutti.Da qfle parole coftdermo i 'Precipitarne la diuina -vedetta no fi fede più di quato è larga la colpa noflra, fi chefe il no flro peccato è picciolo,la colpa è molto tcperata,pciò il Trecipe che farà ofli nato nelle fue trifte opere,tengafìdi certo,che il cafligo farà molto rigorofo. Ter qual caufa furono cafligati Giulio, Tompeo, Xerfe, Catilina , Germanico , & Brenno. Quando Tompeo Magno pafsò in Oriente con l’eflercito Romano, poi che foggiogò la Soria,Mefopotamia,Damafco, & Arabia egli uenne in Tà-leflina,nomata Giudea, & lui diede,& ricevè molti danni, perche ni morirò no in gran numero fi degli Hebrei come de Romani, & finalmente prefe a far d^ ga lapotentijjìma Città di Gierufalemflaquale, fecondo Tlinio,era la miglio ^mpeo. * re di tutta l’^ifia. Strabone de fitu orbis dice,che Bpma era il capo d"Italia , Cartagine di affrica,Tguniantia di Spagna,.Argentina di .Alemagna, Babilonia di Caldea, Tebe di Egitto,.Atene di Grecia, Tiro di Fenicia , Cefare di Capadocia, Bvgantio di Tracia , & Cicrufalem di Taleslina.Tompeo no co fmpietàdi tentando/} in quella guerra di hauer ammalato tutti i -vecchi,fatto prigioni Pópeo ver igioueni,decapitato ipadri,violato le madri ,flracciato i figliuoli, rouinato & Iddio. gli edifici], & rubbato i tefori;poi c’bebbe rouinato tutto Ipopolo per gion-gere peccato apeccato, fece del tempio di Dioflalla per i fuoi cavalli. Qucfla sfacciata opera tanto /piacque a Dio,che quantunque Tompeofuffe flato fem pre vittoriofo,& hauc/fe trionfato di ventidue fe,egli per lo auuenirefu fi male auenturato, che rimafe perditore in tutte le battaglie che fece. Quel tan tofamofo tirano Catilina,bave a fecondo Saluflio, questo privilegio da i Dei, ch’egli nonfuffe mai vinto in guerra,fe non haueffe rubbato un tepio,che èra facrato.il nobile Marco Marcello (le cui virtù tardi potrà ragguagliare alcun Romano) quel medefimogiorno,che egli arfe il tepio della Dea Februa, fu ammagliato in battaglia. Il molto famofo Germanico, che fu capitan po- E 4 mano.