•p l I Id 0. 57 di caminare ;le mani non hanno ufficio di udire , ma di lauorare , le {falle non hanno ufficio di odorare , ma di fofientare ; a i membri , che fono uafalli, non /appartiene di effercitare questi ufficij, ma al Re, che non è fignore. filtro ce(j°^ non è l’effer capo ,fe non che egli folo habbiagli occhi , & non gli altri mem- capO< bri,cofial Trecipe,come a fignore appartieni di conofcer tutti, et no ad altri; perche Giulio Cefare conojceua tutti del fuo efferatochiamauali a nome. tAmmonifco attetamete i Trecipi,che udiranno, o leggerano qfti miei ferirti, che fi godano di ui(ìtare,et effer uifitati,uedere,et effer ueduti,partecipare et effer partecipati.pche no potiamo amare con le uifeere qlle cofe, le quali non vediamo cogli occhi.Et è da fapere, che il capo foto hà il fentimeto dell'udire a lignificare come al fìe folo s'appartiene di udir tutti,et tenere aperte le por te a chi hanno da negotiare con lui, pche non è picciol bene in la Rppu.lo ha- Laude di ver facile audietia dal fuo Trencipe. Helio Spartiano loda Traiano Impera. Traiano. ilquale offendo già montato a cauallo , per andare alla guerra, fmontò p udire una querela, che daua una pouerafemina:la qual cofa fu molto ben notata in Homa,perche gli huomini,fe no fuffero uani,più lodcrebbono un Trencipe per un'opera fatta congiuftitia,chefe haueffe vinto una battaglia. Tfo fola-mete è ingiufio,ma piu tofio digradiffiiacere al Trecipc,& danofo al popolo, che il fuo fignore flia nafeofto : pche quddo i Trecipi-cbiudono le porte a i fuoi uafalli,fegue che efji no aprono le uifeere di amore uerfo i lorfignori. 0 quan ti fcandali forgono nella fiepu.per una parola detta al Trencipe . Giulio Cefare era Trencipe molto uirtuofo , e per prouarfi nella cima dell’ Imperio ,era nel negotiar molto graue, co fi non volendo udire uno che gli uoleua narrare, La fami come egli era tradito , gli diedero uentitrepugnalate nel Senato . Il contra- Carità, & rio fi legge inarco .Aurelio, il quale era tanto famigliare con tutti, che quan humani -tunque fuffe monarca , tuttavia egli effe diva di molte faconde, che occorre- ta Mar uano,le quaififogliono dividere tra molti. TSfon fu mai in cafa fua alcuno Aurc' 'portinaro, nè Cameriero, nè alcuno negotiante mai fi fermò piu di un giorno, per effere eredito da lui. E veramente direi, che il Trencipe è poco cortefe, & anco indegno di effer amato, il quale è parco di buone parole uerfo coloro, che gli fervono con molte buone opere : perche il Trencipe prudente debbe effer pronto ad udire tutti, & molto giuditiofo a diterminare : molti vengono a parlare a i Trencipi con tale prefuppofito,che efji non debbano accettare i lor configli, ne effaudire i fuoipreghi : ma con tutto quefio vogliono, & importunano di effer uditi, &per il vero debbono effer uditi da i lor{ignori: perche il core carico,& afflitto da molte anguflic, piglia r.fioro nell’effer udi to. Dimando anchora per qual caufa il fentimento dell’odorare èfolamente nel capo,non nelle mam,o ne i piedi, o in altra parte del corpo : fe non che al Trencipe , il quale è capo del tutto, appartieni! di conofcere il tutto, & fafere come uiue ciafcuno. Tfellegrandi, & bofeofe montagne, i bracchi tro- Mar.tAur.Tar. prima H nano