gouerna è amico di buffonerie & di b uggì e. TgcU'anno quattrocento quaran Taktc K tatuanti I'incarnatione di Cbriflo, che era da {{orna edificata dugento qua- 10*ofoCprg rantaquattro,e/fendo Dario,il quarto Re di Terfìa, & Confali in Roma Brìi- cipe de i to,& Lucio ,fiorì in Grecia il gran Talete Filofofo, il quale fù il Trencipe de fette fruii i fette famofi faui, per la fama de i quali la Grecia fugloriofa , perche più fi uantaua la Grecia de i faui c’hauea,che Roma di quei Capitani,che offa crea ua.In quei tepi Romani cocorreuano co Greci,dicèdo Greci,che effì erano me giiori , per c'haueano più buomini faui , & riputando/} da più i Remani, per c’hauéanò graffi efferciti , replicauano i Greci , che nonfi fapeuanofar leggi fe non in Gre eia falche rifa onde nano i Romani, che fi faceuano leggi in Grecia,quelle fi offeruano fe non in Roma.Diceuano i Greci,che erano in Grecia, molte ^endemie3per creare buomini faui,e rifaòdeuano i Romani, che in Ro ma erano gran tempijper adorami i lor Dei , & che finalmente più s’hà da /limare un feruitio fatto a Dei immortali,che ogni profitto, che ci po/fono far gli buomini. Vn cauallier Tebano interrogato di quello, che gli pareua di Ro ma,et di Grecia,rifaofe. Io dico3cbe non mi paiono megliori i Romani3 che i La gloria Greci,nè i Grecfche i Romaiche i Greci pongono la lor gloria nella lingua, ^(ifteuaT & i Romani nelle lande, ma noi altri ci fermiamo in opere uirtuofe , perche [a iino-ua, piu uale una opera uirtuofa,che le lande de Roma, nè le acute lingue de Gre & quella dìMa tornando apropofito, queflo Talete fù inuentorcdel reggevfì dalla tra- dl Rorna’ montana per nauigare, e della diuifione degli anni,dellagradegua del Sole, ' & della Luna, & il primo che dijfe l'anima effer immortale, & che il mondo hauea anima,&fopra tutto non fi uolfe maritare, perche il pen fiero di contentare la moglie, e di nodrire i figliuoli , offufea molto i delicati intelletti de gli buomini faui.Queflo Talete Filofofo molto pouero, e beffegiando/i uno del lafuapouertà,egli comperò tutte le oliue dell’anno feguente,conofcendo per ^iflrologia,che il terzo anno nedouea effer gran careflia,& a queflo modofe ce uedere a i fuoi nimici,che faontaneamente abhorriua le ricchezze, et ama ua la pouertà;perche non èbuomogenerofo colui, che contra fua uoglia man ca de i beni di queflo mòdo. Queflo Filofofofù un faecchio a tutti i faui di Gre cia,& molto accarezzato da i Re di rifila, hebbe gran fama in Roma, &fù tanto fauio,che ad ogni dimanda fattagli,rifaondeua all’improuifa, & queflo procedeua dal fuo acuto ingegno , perche neramente la maggior parte degli buomini,che non uuole fapere,non fa interrogare,& meno rifaondere.Trarrà Diogene Laertio,che a queflo Filofofo furono fatte molte dimando, nelle ri faosìe delle quali egli moflrò bene la fua profonda fapientia. Trima fù interrogato,che cofafufle Dio3alche Talete rifaofe,Dio è'-la cofa piu antica di tutte le antichità, perche i pa/fati non hanno ueduto principio a Dio,nè i futuri uederanno fine. Secondariamente fu interrogato, quale era la piu bella cofa, chcfipotcffe uedere