t, z r b o profitto aitano, tì ueggo uccidere gli innoceti, inquietare ipacefici,inimicar ti con tutti; ueggo che manchi de amici,ilche è peggio di ogni tuo danno, ma gli è imponibile, che tu [opporti tante fatiche fife tu nonfei pa^o , ofe i Dei non te l’hanno dato per caftigo^effe uolte permettono i Dei, che gli huomini trouandofi ripofati & quieti, entrino ftontaneamente in profonde facende;et fanno queftojion perche fiano honorati alprefente, ma perche fiano cafligati dellepaffate colpe ;petche fono i Dei tanto giufli,cbe tardi o per tempo ninna colpa ha da reflare finga fopplitio. Dimmi ti prego,non ti pare eftrema pagaia il pigliar i beni de i poueri per arricchirti ? Finalmete non ti par e,che fia eftrema pagaia comandare come tiranno ,che tutti perdono le loro fignorie ? j3 PrencT ^Sn $ Pa?KÌa efirematc^e *n preiuditio della noflra uita , tu lafci memoria pi fèC che delle tue imprefe / A(on e' pagaia eftrema,il penfare che i Dei commendino il né fanno tuo difordinato appetito,e dannino il parere di tutto l mondo? Tqon è pagaia altro che eftrema uoieY con lagrime depoueri,& de uedoue,acquiftare tante /anguino fe^ef àc fe vittorie? ’lflon è eflrema pagaia a uoler bagnar la terra di [angue innocete c|ùiiharfi, per acquiflare una pagga fama ? Tflon ti pare eflrema paggia^bauedo i Dei fam». partito’l mondo tra tanti, tu lo itogli ufarc,& robbareper tefiolo. 0 ^dlcffan dro,quefte nofono opere da creatura nafteiuta tra huomini mortali, ma di una furia nafeiuta tra le furie infernali sperche non fiano obligati gli huomini per [adoro buonanatura, ma dalle buone, o trifte opere, che fanno. £ maladet-to hora,fe nonfuper lo pa/fato, e farà maladetto,fe bora non è l’huomo, che uuoleuiuere,ocheuiueinpreiudicioditutti fidamente per effer lodato per. ualorofo nelle età future ; perche molte uolte i Dei permettono,che [goda in buona pace quello,che s’è acquiftato in guerra ingiufta. foglioti dimandare qual caufa t’ha mojfo a ribellarti da.Dario tuo fignore , dopò la cui morte ti La diffini fa P°fi° a u0^er occupare tutto’l mondo,non già come Re hereditario, ma co-tioned’vn me tiranno & efterno ; perche colui ueramente fi chiamerà tiranno , il quale uranno. fen^a ragione,&giuftitia t’infignorifce dell’altrui,o tu cerchigiuflitia,o pace, oripofo,o honore,ofauoreper i tuoi amici,o uendetta de tuoi nimicalo ti giuro,o ^ìleffandrò,che non tronerai alcuna di quefle cofe ne i uiaggi, che tu fai perche i pomi dolci non fi fanno tra l’amaro fiele. Come crederemo noi,che. tu cerchi giuflitia,poi che contra ragione,egiuflitia tiranneggi la terra?Co-me crederemo,che tu cerchi pac e,poi che fai tributari] quelli, che ti accettano,e chi ti refifieno,tratti come nimici? Come crederemo,che tu cerchi ripo-. fio,poi che tu metti[candalo in tutto’l mondo? Come crederemo,che tu cerchi clementia,efiendo tu unfupplitio dell'humana debolegga ?.Come crederemo, c,etli cerchi ricchegge,poiché non ti baftano i tuoi tefori,nè quanto pigli da chi[ono uinti,nè quàto ti dano i uincitori? Come crederemo,che tu cerchi l’u~ file de tuoi amici,poiché de i ueccbi amici t’hai fatto noui nimici? Facioti afa pcrc,o ^lef$,cbc il maggiore debbe infegnar dottrina al minore,et il minore è tenuto