hm o. come s'v/ain guerra, s'incontrarono in un giovane,che portaua vna fune in mano, & volendo levargliela a/or^a per accómmodarne i loro caualli da mandarli in pafcolo, tutti cinque gli furono d’intorno . Ma ilgiouane non fu codardo, & fi dife/e tanto virilmente, che non potero privarlo della /ua fune & puotè più egli folo , che tutti quei cinque infìeme. 1 Cauallieri Romani flupiti,a vedere come quel gioitane hauea cofi ben difefo la fua fune,lo prega-vono con molta iflantia, che fi contentale di andare al campo de Romani, oue glifarebbono dare molto largo foldo, perche Romani erano tanto corte fi, che non la/ciauano per denari cofa alcuna,che fuffe frugolare per qualche bontà, & virtù. Quefiogiouane fi nomaua Gratiano, nato in Cibala Città di "Polonia, di parentato non già plebeo, ne anco molto nobile ; ma di gente, che ui-uea di fue fatiche con honore nella Patria, & veramente non era picciolo be neficio,fhe Dio lohaueffe fatto difiato meggianO , perche fhuomo na/ciuto di bajfa conditione è /fregato da gli altri ,& lo fcendere di alto /angue; fa $ccnt|flc llbuomo foperbo. Gionto che fu quelgiouane a i padiglioni del campo,/ filar d’alto fati fé di fubito la fama,come egli folo hauea vinto cinque fcudieri,&fu il fuo va guc lore tanto filmato,che in pochi giorni lo fecero pretore dell’efferato , perche 1 iU<* Romani non hauendo riguardo al fattore, ma all’habilità della pcr/ona, daminogli honori della guerra a chi giudicavano degni di quelli : correndo poi alquanto tempo,nel quale auennero più dijgratie in molti flati, poi che Gratiano fu creato pretore, & s’hebbe portato molto bene nella guerra, lafortu na , la quale molte volte fa in brevi giorni quello , che non farebbe la militia humana in molti anni ,fece che queflo Gratiano in breue tempo riu/cì Imperatore di Horna, perche in verità vale affai più vnhora di buon dettino, che tutto’l fauore etti mondo. Fu queflo Gratiano non /diamente valoro/o , ardite nelle battaglie, & di buona/orte negli vfficfr, ma etiandio auenturatiflìmo ne i figliuoli, perche effo ne hebbe due, i quai/ucceffiuamente/urono Imperatori ; vno/u chiamato 1’Imperator Valente, l’altro l’Imperator Valentiniano . (fuetti figliuoli fi poffono gloriare di hauer bauirto vn padre tan- to valoro/o : ma la gloria è maggiore del padre, c’haucffe figliuoli tantoge- La ventu nerofi,perche non pi è altra auentuya in queflo mondo, che acquiftare hono-re ,& le ricchegge in quefla vita ; & poi hauer buoni figliuoli, a i quali la- , n° c™° /ciarle dopò la morte. Valente il maggior di quefli fratelli/u Imperatore in ufte. Oriente in anni quattro,& fu il trigefimonono Imperatore, cominciando da Giulio Ce/arc:benche alcuni vogliono cominciare da Ottauiano,chefu virtuo /o, & levano del numero degli 1 mperatori Ce/are , il quale v/urpò l’imperio come tiranno . Queflo Valente fu molto dotato digratie, & pouero di virtù , fiche fu più bello , che uirtuo/o, più gagliardo che pieto/o, più ricco che elemofinario ,piu crudo cheuerogiudice .-perche alcuni Trencipi nel-i’ordinar le leggi nella F^publica/ono molto desiri ad effe quitte mol- te