t 1 B \ 0 krr ’.cer Ietrofacerdote,chefù diMedia,era Trencipe fopra tutta la progenie di Sei. d- ■ cn era infieme con luifommofacerdote il fratello di Maria leprofaiperche Iddio c'"" d£ ja in tutte le leggi quegli pofe la manojempre ordinò, che uno hauejfe il cari- 1 co delle co fi ciuili,e l’altro nelle fiacre, & diuine.Queftofommofacerdote ha uea due figliuoli nominati Tfabad,& .Abiud,che erano amendue giouani fa-uij valorofi,& belli, quali fin da la fanciuletga aiutavano il loro padre ad of ferire i fonimi facrificij,perche in quantica legge fi permetteua,che i facer-dotihaueffìno moglie, & figliuoli, & apprejfo, che gli fuccedeffeno i figliuoli Nadab,& nel tepio,& che hereditajfeno i benefici}. Efù tale difgratia, cheflado quefli a biud f- giovani uefiiti di biaco,et con cinture centi le reni,col capo coperto di mine, che hii< - una mari0 bauendo, il turibulo, nell'altra l’me enfio,& effendo fiati pigri Di»11* a(^ accen(ler nuouo fuoco,conforme a quello,che ordinaua la legge, et piglian do le bragie del fuoco,che era loro prohibito a toccare ,anemie cofa jfauento-fa,che flando tutto il popolo a mirare fenga foretto di cofa alcuna, in un fubi to faltò il fuoco fopra di loro ,&gli uccifc , dando tristo fine al facrificio da fententiafù molto rigorofa,magiufta, perciochemeritauano bene di perdere la uita color,che haueàno uoluto facrificare con bragie aliene. Sono affretto a dire,che quei facerdoti comeffinogran peccato, poiché il cafligofù tanto ri gorofo,perciò dirai,che peccano più gravemente coloro,-che bora fi communi cano,ofacrificano con la mente peccatrice, che quelli,i quali peccar anno offe rendo bragie aliene.E queflopare,che fia itero , perche queigiouani faluaro-Tio le anime ,& pagarono il fallo con la uita , ma Iddio afficura quefli male auenturati dalla uita,perche hanno da perdere perfempre l’anima. Perche furono caflìgatigli ^goti. Quando il regno di Paleffina non hauea Be,governava quel regno un uec chio molto honorato,che fu padre de due cauallieri ,Ofni ,& Fineo,perche in quei tempinon fi gouernauano i figliuoli de Ifrael fiotto i Be, da i quali erano ffati mal trattati,ma fiotto huomini faui,& ualorofi, che li manteneffeno nel lagiuflitia : attenne che mouendoguerra a Taleftinigli ^Agoti , che era una gente di .Arabia affai bellicofa, i Palesimi, o vogliamo dire gli Hebrei,con-duflero l’-^trca nel me^ggo della battaglia,il che era precifamente, come fe al prefenteuifì còduceffe ilfacramento per {partire qualche gran fcaramuggdt ma riu^'1 la c°fa tSt0 mfiniflro, che i Paleflmi nonfolametefurono perditori fa‘dà gii m('rendo di loro quattro mila,ma etiddio l’arca da loro tanto honorata rimafe Azotiììi: ln ,v ano de gli zigoti, i quai trovatala piena di reliquie , la condujfetio nel tempio della loro Città di A7goto,& la pofero vicina a Da°Ò, loro idolo-mala detto.ma perche il vero Dio no noie,che cofa alcuna fi ragguagli a lui,nè {feci alm ente alcuna imagine definii Dei, in quella notte Pagine del Die Da-gonfu trovata rotta m terra ,fen^a che fi uedeffi , che cofa alcuna l’haueffe toccata',