Sopra 1'Euangelio. Cum ìeiunatis, tfc. 27 A che gli fortifica. I pufillanimi pafcolo, che glireftaura. Iperfetti cibo, che gli conforta. Gli infermi cibo medicinale. I dotti cibo Exod.i;. di dottrina. Però è figurata in quel tabernacolo, in quella cafa di Dio, in’quell’oracolo, in quel propitiatorio, dal quale Iddio par-laua, e rifpondeua a Mosè; & a tutti gli Hebrei.Chi può dunque negare,che nò ila a tutte le altre fcientie fuperiore?è bé da doler certo, che gli heretici del noftro tempo habbino coli imbrattatele delitio-feviuandedi quella fan ti fiì m a menfa, della fcrittura facra.Nonvi ricordate di quelle harpie poeti che, che imbrattauano i cibi di quel la men fa reale ? Ecco, ecco gli heretici, che fpor cano, imbrattano, corrompono la fcrittura facra. Qual dottrina, vi prego,farcbbefta-B ta falda, che non fi fulfe del tutto fpenta a tanti nemici, e tanto potenti, fe non quella? E' pur fegno certifiìmo, che ella è diuina,enon humana. Tu vedi i libri de’Filofofi antichi, come Hanno per vn falò Ariftotele. Oue è vn Empedocle, vn Zenone, vn Parmenide, vn Meliffo, vn Ana(Tagora,vn Socrate,vn Pitagoraj’a pena vi è Platone, che però dapochi anni in qua,comincia a reuiuere. Or douefarebbe quella noftra fapientia,che_hà hauuto tutto il mondo contra, fe non fulfe fiata per fe fola verifiìma,potentifiìma,diuinifiìma? Non hà hauuto bifogno di aiuto a cacciarli le harpie,da fe fola le hàvcci-fe,& eftcrminate. Piglia pur qual herefia tu vuoijcon la fcrittura fa-craleefterminerai tutte.Se il Manicheo ti dice,che fon dueDeijleg-gi la fcrittura che dice , Audi Ifr.ael, quoniam ‘Dominus Deus tuus, vnus Deut.6. eli. Se gli Antromorfiti, dicono,chelddioè corpo j leggi Deus Spi- iean.4. ritus efl , & eos, qui adorant eum , in flùritu , & veritate adorare oportet. Se Arrio ti dice, che Chrifto non è Dio ; leggi. Ex quibus efl Chri-flus fecundant carnem, quieflJuper omnia Deus . Se Apollinare ti dice,che Chrifto non hebbe anima ; leggi, Animam meam pono pro ouibus meis. ioan.io. Se Pietro Abailardo ridice, che Chrifto non hà liberato il mondo, leggi. Sic Deus dàlexit mundum, vt filium fluum vnigenitum daret. Se Bafilide joan ti dice, che non morì in Croce ; leggi. Nos pradicamus leflum Chri- i.Cor.i. flum, & hunc crucifixum . Se Cherinto ti dice, che non refufeitò da morteà vita; leggi. SiChriflus non reflurjexit, ergo inanis efl fides noflra. 1-Cor.xf. D Se Apelle ti dice, che la carne di Chrifto non alcefe in Cielo ; leg- gi . Ecce vìdeo ccelos apertos, & filium hominis flantem d dextris virtutis Dei. Ad.s. Se Gio. d’Vueflalia ti dice , che la Chiefa può errare, leggi. Qui Ecclefiam non audierit , fit tibi ficut Ethnicus , & publicanus . Se Euno-mio ti dice, che balla creder in Chrifto,leggi. Fides fine operibus iac2. mortuaefl. Se Vuilefco ti dice, che ogni cofaènecelfaria ; leggi. Pater fi poffibile efl, tranfleat à me calix ifle . Se Pelagio ti dice, che Mattkzf. non ci bifognala gratia di Dio a far bene ; leggi. Scio Domine, Hier.iq. quia non efl hominis via eius, nec viri, vt ambulet, & dirigat grejflus fluos. Se Giouinianoti dice, che vn battezzato non può peccare più, leggi. Vos mundi eflìs,flednon vmnes, Sei prcdeftinatoxi , danno ioan.ij. ogni