LA VITADELREVER- MONS1G. CORNELIO MVSSO-VESCOVO DI BITONTO. Defcrìtta dal T^euerendo DonGioJeppe Muffò, ffua creatura. Icome non per altra cagione, fù detta Hiiftoria, fnaeftra della vita, e memoria de tempi ; fe non perche imparandoli da quella la bontà della vita degli huomini, che fono fiati famofì neipaffati fecoli; coli quelli Squali vaghi d honore, edi il-luftrarei nomi loro fuccedono, con ogni lorpo- tere lì sforzino d’imitarli. Per quello, Plutarco fcrittoregrauif-Emo, benché gentile , fù reputato da qualunquefanogiuditio, degno di lode immortale, che trattò sì degnamente delle vite de glihuomini illuftri, Greci, eLatini. Et fe quefto fifaccuaper benefìcio vniuerfale , da chi non hauea perfetta cognitione di Dio, conofcendo folo quanta vtilità diano al mondo quelle Vite, per l'eflempio, ch’altrui moftrano de maggiori , e tuttauia hoggi li leggono con grandiffimo Audio , e diletto, per apprendetela via dibenviuerc, & il modo digouernar fe mcdefimi,& altrui; Quanto maggiormentefideue far da noi Chriftiani, leggendo le vie di quelli, che religiofa, e fatuamente viflero, lino dalla loro tenera età. Ma perchefrà quanti nhebberoi noftri tempi, di elfemplare, continente, e uirtuofa aita, fe non è fiato de’ primi fra gli illuftri , non è fiato però degli ultimi, il Reuerendifiì-mo Monlignor Cornelio Muffo, Vefcouo diBitonto: Ho deli, berato di fcriuer io fuoferuitore antico, & obligato, l’hiftoria del lafuauita, e quefto con ogniuerità , e purità ; attendendo foloà far conofcere la bontà, e candidezza dell’animo fuo, ifatti, c geli i fuoi uirtuolì e fanti, fenza fuco d’affettata eloquenza , accio-che, leggendoli così da gli huomini religiofi ,comefecolari, pof-fa ciascuno trarne frutto, per poter reggerli talmente, che alfine fia grato à Dio, utile à fe fieffo, e gioueuole al proflìmo. tt Fù