len do trovarfi confufa, e perfa a fronte del Bifogno, che avrei d*un dire il più fecondo , per raccontar colla ricercata efprefsione le molii fs ime fegnalate particularita, colle quali l* Ifioria de regiß rare quefio Gloriofifsimo Fatto * Il quale adunque lafcio con accennar folamente quello, che circa ad ejfo io reputi degno delle lodi piu fovrane. Quello Ai* Reale non è l’ tlegione de* mezzi cosi propri, e cosi corrifpon-denti alla fua Prudenza,per colpir ad un tratto in amenduni gli fcopi fopraddetti : non la Suntuofità, adequata alla fua Alagmficenza, colla quale vedo forgere gli Edifici, defiinati per l* Accademia de Nobili > e per la quale al certo gli flrfsi Jzdifici nel fuo genere non anno ni primi, ne fecondi nell* Europa ., che tanto e /ufficiente per te fife are che non gli abbiano nel Aiondo tutto ; non e la /celta de Cavalieri foprintendenti ; non la nomina de* Ad ini fri, e Direttoria non la condotta de’ Prof,efori, e Adaeftri ; contrajfegni tutti certi del fuo Cono-ficimento ; non è l* apparato della btfogna $ il tutto conveniente alla fua Splendidezza, e Liberalità, che fino ha mandato in diverfe lontane parti efprefìi per meglio provedere alla Cavallerffza : non il Zelo della fua Pietà, e Religione, che anche ha penfato a condurre chi ¡pieghi il Catechifmo, e chi con falutevoli difeorfi mantenga fervorefo il nobile Accademifta né* Crifliani efereizi : non e il Ricovero, che fra tanto U fua Benignità ha dato nel Regio cPala{zo a quefta fi e (fa Accademia j e non quello che per fempre ha conce fio nel mede fimo P alafzo all* altra Accademia de* Eitterati ; non è l* Onore della fua P refenda ne* congrefsi di co fi oro ; tratto della fua Avvedutela per accrefcer loro riputazione, e per dar calore d loro ftudi, No, AI ad. Reale: neffuna di quefie cofe tra le molte, che anno avuta parte nell’ aprir le due AccadeW*,