4t CRONICA do in Tyro Conrado dì Monferrato huomo fagaciffmo, ($f vedendo egli,che della Hìrpta Reg ia di Balduino S e fio Rè di Hierofolima non reflauano alcune reliquie, eccetto Ifabel-la jfecondogenita d'efjo "Balduino,>e di Sibili a,la quale lfabella era jpofata a Herfrido Thu-ronio Signore di Monreale, (¿y in quelli tempi habitaua in Tyroffeparata prima effa, Ifa■* bella per giuditioScclefiaBico da Herfrido, efiendo morta la fua prima donna , che fu forella d'ifacìoio Imperatore di Qonflantinopoli, togliendola per moglie, la tradujje, e con-fumo feco il matrimonio, e per tal me^go juccefie al titulo delRegno tiierofolimitano. Et quantunque foff e co fa di qualche biafmo,edifpiaceJfe alli Prencipì Chrifìiani, nientedimeno perche l'efferato di ejjt Chrifliani non haueua altra fubuentìone di vi t tu agite, che^> ’dadafola fitta diTyro 5 tale indigentia fu caufa, che ognuno ne daua commendai ione a Conrado, & egli per ejfere huomo cauto con def erita, largitìone, e munificenza fua cerco di farli tutti amoreuoli verfo di lui. Et continuandefi La guerra non mancò di proue-dere albifogno deli'efer cito, e dargli opportuno commiato con afpettatìone, che la Citta di Citta di Hierofolima fidouefe ricuperare. Et a tempo ancora E ederico primo Imperatore di Atamani a p affando l V ngaria, Bulgaria, T rada, ConH animo poli, Turchia, ($f Armenia, non fen^a dannifcatione di alcuni luoghi de3 Turchi fopragmnfe conamplijfi-efercito: la’venutadelqualeindujje Saladino in tanta paura , che ne prima, ne dappoi 1 hebbe maggiore, ne Qhrijìiani maggiore fperan^a diefier v/ìttorioji, fe l’infelice morte del predetto Federico non l haueflefuccifa, il quale l'hanno millefimo centejtmo ottuage-fimo nono,eJJendo in Cilicia con l't(fercito vinto dal caldo,e denfapoluere entrò in *vn certo fiume per lauarfi,e per la frigidità dell'acqua il fangue fe gli congelò circa il cuore, venne a morte. E anno miUefimo centefìmo nonagefimo primo dopò la morte di Federicoprimo Imperatore Filippo Rè di Francia,conprofpera nauigatione, giunfe a Ptolomayda, e dopò lui Ricardo Rè d’Angli a, il quale, agitato da maritimi trauagli contro il voler fuo , capitò a li'Ifola diC ipro, alì'horafottopofta al dominio de Greci, doue gli fu prohibito Fingi effo del porto j pertiche fdegnato, l armi ch'egli haueua portato contro Saractni voltò in effugna— tione di offa Ifola. 6poiché l hebbe Juperata, e munita di opportuno prefidio delle genti fue per ritenerne il dominio, e Principato ancora, egli peruenne a Ptolomayda, contro la» qual Citta, mentre che comme fa vnitamente la pugna hebbero fempre profperi JucceJJi. Ma fuor di tempo accadde,che tr a Filippo, e Ricardo fi Jufcit orono le antiche inimi citte loro, e quello, che l vno voleua non pìaceua all'altro ; onde per la nafciuta contejd, e difcor-dia del Principato tra loro, Filippo fingendo ejfere trauagliato da certa occulta infermità, ritorno in (falli a. P eri le he il negotio della fede rimafe fòfpefo, nientedimeno Ricardo Re d Anglia, e "Bonifacio Marchefe di Monferrato Rè di Thejalia magnanimi, W ardentif-fimi, tanto quanto piu gli fu pojjibile continuarono l'sbjidione della Qtta di Ptolomayda: la quale effendofidiffefa per ilJpatio di due anni paffuti con il prefidio, che le haueua pollo dentro Saladino, in fine l'anno me defimo fìiconHretta a r enderfi, con quella con-ditione,che refituendo lì cittadini la parte del legno della Croce di Chrifio ì che fi occultano,, foffe lecito a ogn ino di loro partirfi con li vefhmenti fimi. Etc'irca tifine del predetto anno accofladofi l inuerno il Marchefe Bonifacio ritornò in Monferrato, edaHen-rico fello Imperatore, che in quei tempi fi trouaua in Milano, ottenne ilfeguente pr'tm-