r . -VI Vano altre pietre che calcarie ; ma hanno sofferte rivoluzioni alternative di acqua e di fuoco . Egli Sembra che il mare siasi ritirato dalla Puglia; echè i vulcani abbiano allargati i lidi del Padovano r della Toscana, della campagna di Roma, e di Terra di Lavorò. Le montagne del Vicentino e del Veronese abbondano di petrificazioni : corpi marini petrificad si osservano fino nelle Alpi. Senza conchiudere, che le Alpi siano state formate dal mare , eh’ è bene assurdo a concepire, è più ragionevole il credere , che tanti diversi ammassi , e tanti corpi stranieri si siano forgiati ed introdotti accidentalmente per effetto di violente eruzioni di fuoco, e di alluvioni d'acque. ' Tra le Alpi e gli Appennini è posta la gran pianura della Lombardia, che da Turino e Venezia si estende nello spazio di 150 miglia, sopra una larghezza molto ineguale . Tutti i fiumi che bagnano i paesi d’Italia, hanno origine nelle Alpi e negli Appennini i I principali sono il Po, ' P Adige, P Arno , il Tenere,: il Garigliano ed il Volturno Il Po è jl maggiore. I Latini lo chiamavano Pa-¿us ; BridanUt i'Greci. Nasce sopra il monte Viso ( Vernini ), uno de’più alti monti delle Alpi, da una sorgente,' detta Virend'a : e dopo aver ricevute tutte le acque, che scendono dagli Appennini e dalle Alpi, molto più gonfio d’acqua in tempo d’ estate , che d’inverno per lo scioglimento delle nevi , che ritrovansi Su’monti, alla fine', per sette bocche, entrai nell’Adriatico. I fiumi maggiori , che mettono foce nel Po ,‘ venendo dagli Appennini, sono Taturro, Trebbia , Parma, Taro-, Len^a , Secchia, Panaro e Peno. Scendono dall’Alpi, evi sboccano Stura, Orco, Dora , Seria, Ter ino , Lambro, Addo, Oglio e Mincio. Il Po attraversa un paese lungo 300 miglia . I fiumi che da ogni parte vi cadono , hanno la lor origine 60 miglia lontana ; cosicché T estensione del paese che bagnano le acque del Po , ha 300 miglia di lunghezza e 120 di larghezza ,