io2 LIB. II C AP. VII proprio , e pietà } delle quali la prima può chiamarii- forza concentriva , l’altra forza diffufiva . La prima vuol tutto tirare a fe : la feconda tutto dare agli altri. La fola forza concentriva diilrugge l’uomo per fepararlo da ogni limile , e Infoiarlo folo : la diifu-iiva fola il diilrugge diilaccandolo dal fuo ceppo . Dunque 1’ arte di mantenere un corpo civile è di ridurre all’armonico quelle due forze primitive, ritenendo e reilrignendo la concentriva ) il che li ottiene con le pene, che frenano la foverchia cupidìtà : e dilatando la diffufiva , il che li può confeguire con de’ premii della virtù . §. XV. La pena è ogni cofa che affligge o il corpo o 1’ anima. Si affligge 1’ animo, e frenali 1’ iniqua cupidità con le pene di infàmia : il corpo con le pene pecuniarie, che fottraggono all’uomo il fuo fo (legno } con la relegazione , deportazione , efilio, che il privano de’ comodi, e ¿de’ piaceri della patria, e de’ fuoi} e con tutte le pene che toccano immediatamente il corpo, come carceri , galee y frulla ; mutilazione , e pene finalmente capitali. §. XVI. Le pene vogliono edere prò-