134 LIB. II CAP. Vili giufte . Ma era da conlìderarlì, che il diritto di foccorfo non ci obbliga fe non quando noi polliamo fare il bene degli altri . Una guerra, che ipopola una nazione e la ipianta , fi chiamerebbe ella un benefìcio ? Io non fo quante delle guerre degli Europei fatte nell’ America , e nell’ Affrica in quelli ultimi fecoli lì poteffero chiamare un foccorfo di quei felvaggi . E’ ancora da riflettere, che il fentimento di quello grand’uomo può armare e commettere iniìeme tutti i popoli ambiziofi, e fomentare una perpetua guerra nel genere umano . Perchè qual popolo è fenza delitti ? Se dunque è lecito attaccarlo per punirlo $ ognuno può far guerra ad ogni altro . Quando dunque i Romani degli ultimi tempi per colorire la loro avidità ed ambizione di imperio imaltivano di far la guerra a’ barbari per rendergli umani e favii , aveano malvagia caufa per le mani. Per iflruire un popolo felvaggio e barbaro lì vuol mandare de’ miflìonarii , e de’ filolbfi, non de’ lòldati. Quella fu la condotta del noftro divino Legislatore $ che noh hanno fempre però imitata i Criftiani, §. XVI. Se poi un popolo j il quale