i6i LI B. II CAP. IX temperanza , giuftizia, fortezza : che quelle quattro virtù fono non folo cardinali , e fondamentali di cialcuna famiglia , ma della repubblica principal* mente $ che quindi nafce J’amor focie-vole de’ cittadini, e Jo iludió di conlèr-var la patria . Mettete quella dottrina Platonica dietro i teoremi di Archimede» §• XI. Il fecondo dovere di ogni cittadino è di amare , e rilpettare la religione ricevuta ¿ perchè la religione è uno de’ fondamenti dello stato . La religione , iìccome è detto altrove , è polla in due generi di colè, virtù interna , e culto elleriore. La virtù interna conlìlle eifenzialmente nel cono-t /cere la vera Divinità , e nell’ amarla , e per tal conolcenza ed amore amare il proilimo. In quella parte ogni uomo può, e dee lludiarfi di dilargare fem-pre più, e purificare la conofcenza del vero Sovrano del mondo, ed accender nuovi gradi di fuoco nel fuo cuore per un Padre , che ci ama , e che non vuoler che la nollra felicità . Il culto eilerno, dice Platone, dee elfer riguar* dato liccome legge pubblica della nazione . Or come, Aggiunge quello filo-fofo, non è permeilo a’ privati cittadini