542 RAG IONA MENTO XX fopra le affezioni de’Grandi, ft vedete, che 1 Con*, fidenti fon da efti gridati> e fon chiamati rumici ; e i Traditori fon da cfli abbracciati, e ion nomi* nati amici . Eh, che fovente i più cari fi (gridano, perche di loro fi può avere Pernenda , e fi può godere il ravvedimento; i più oftinati fi laiciano, difperandofi di loro la fàlute, ed avendoli per indubitata la morte. A’ Condannati fi fan le grazie, che fi niegano agl’innocenti ; e quando in queftifi punìftono piccoli diferri, in quelli fi padano, perche bafta a punire tutti i difetti la morte, a cui cfli fono dannati. Non è dunque argomento dj difa. more il riprender fovente, il gridare fpeflo,il mot* teggiar fcveio, che è in ufo il Regnante di farei chi più ama; è anzi contraflegno di amor più fino, è indizio di ftima più diftinta ; si perche la confidenza , che à nella lor fedeltà , gli permette allo volte trattamento si ftrano , che di lor fa ; sì ancora , perdar’ elempioagli altri di non fallire al loro efempio, e freno ad efsi a non peccare folla fpe-ranza del compatimento, che lor promette l’amore ; sì finalmente, perche in chi fi ama fpiacciono in fino i nei, quando in chi fi mira con indifferen* za ,fuggon lo /guardo anche le fiftole. Ma torniamo a Pietro ; e non occorre, che facciam maraviglie, perche tutte ce lefpianaBafiliodi Seleucia* Vidifti , o Domine -, cum mìlittbus , armis , fuftibus Jeu^om, invadentem: nec dixiftì, vade pofi me Satana: non ii, verbis invertiti, nec re territafti .. .Et contra }udam talis ì Et Petrus amoris premium fert contumeliam* , Che piu? Eeritnr , qui parcit ex ignoratione of fendens , verbis vapulat-, Giuda era già fuori della-, Scuola di Crifto; non era Appoftolo, era Apoftataj. nella