V 4« )( bro del T. , con tante condizioni e cautele , che configliamo chiunque è fiato corrivo a comperare eflo Libro , a vedere da per sè , ed in fronte quefte condizioni, affine di non cadere in trafgrefsioni , ed incorrere nello fide* gno dei Sig. Giornalifii d'Tverdon , mafsime ora che hanno fra le mani certi negoz) duri, ed appuntati , da* quali il Cielo fcampì ogni fedel Crifiiano. E fapetei noi ci fiamo datila briga di far venire di Firenze il Libro del T. perchè farne? po’poi elfè fempre carta .* non refteremo al fallimento. Non lo vogliamo pei^ altro caftrare, nè radere, ma lo terremo beri nafcofto, e fperiamo di poterlo, una volta ol* altra così intiero rivendere, almeno per quel che ci è coftato a noi, e forfè anche guadagnarci qualche cofa , perchè i Libri fubitoché fono proibiti , regolarmente crefcono di prezzo . Frattanto nel tenfpo che lo leggevamo , abbiam fatto per nofiro uio un Repertorio del* le colè, che ci fono parute più notabili in ef* fò sfortunato Libro, perchè faccia le veci dell’ Indice che non vi è , ed infieme ferva come di modello , fui quale fi regolino i pofleffori di altri Efemplari, per eièguire alla lettera la formidabile fèntenza data lata ec. in Tverdon f a fuon di Campanacci eCornamufè, Tefiimo-nj tre o quattro figuracce , che non è lecito nominare fralle eofe ferie. Verghiamo adunque