*{ ¡9 )* maggiormente foggecci T quanto la neceilìtà della iumftenza prevale agli ulteriori piaceri della vita. Qflèrviamo, s' è cosi, fé ila vantaggiofo un cambio di grani con manifatture « Il vantaggio farà regolato dal prezzo, e quello dall'abbondanza della merce, che lì dà, e dalla neceilìtà di quella, che ri riceve. A prima giunta potrebbe dirli, che le circoftanze fian le delle dall'una parte, e dall' altra , perchè fupponiamo due Stati commercianti , ridondante 1* uno di grani, l'altro di manifatture , e fe quello fente l'invincihii voce del bifogno de' grani’ per vivere , 1' altro afcolta la non meno imperiofa della opinione , e del co-ftume . L' ufo di comparire abbigliati di ftranic-rc manifatture forma pe' ricchi una necellìrà egualmente indilpenfabile, eh' erige il tributo de’ loro tefori . Ma io foftengo , che la neceilìtà è maggiore dalla parte di chi offre grani per manifatture , poiché fe 1' avvilimento , e 1 difp rezzo delie manifatture nazionali fa , che in quello Stato quali non elìdano, e T opinione comanda di fervirri delle riraniere ; è impedìbile di figurarli per contrario un Paelè, dove le manifatture fol-tanto fian coltivate, e le terre ri lafcino in abbandono . Una fcarfezza indipendente dalla continua , ed attenta coltura in quel Paele , che offre grani; un abbondanza in quello , che li richiede , anzi un abbondanza dovunque , che l’ inviti a far provirione , può guadar facilmente P equilibrio della bilancia, ognun vede a danno dì <ìual de' due. Il timore di fimil danno è incognito dove P avvedutezza dell’ interno governo b i abbia