*( 4j m Egli è difficile lenza dubio-, confìderata la va-** tietà delle raccolte-, che la fomma delle fuiiìften-ze ila lemprc eguale a quella del confumo ; bisogna , fe è così, che quella difuguaglianza ila equilibrata dall' eftrazione , o dalla introduzione. Quel paefe, il qual' eilradfe in ogni anno cinquecento mila ieftieri di grano-, avrebbe , ponendo eguali tutti gli altri - dati cinquecento mila abitanti meno di quello che introduceffie quella me-defima quahtità di grano ; non è quefto un vantaggio indifferente, ma la queftione non il riduce già foltantó ad un calcolo di quello genere. Quanto più s’ in lille fulla fcarfezza della ellra-zione cagionata dall" editto del 1764. più li fan co-Jiofcere gli inconvenienti maggiori della libertà, poiché lì moilrà thè 1’ ulcita di una piccoliliìma quantità di grano balla per cagionare una rivoluzione prodigiofa nel prezzo. (1) La iperìenza dimoilra fu di ciò quel che ìndica la rifleifione j ed io mi accingo a dimoilrare per quai ragioni nel commercio de’ grani una cau- fa -- ■■ ■■ .................................—........ to fejjanta libre di pane , e pojfono produrne di pititi Vlfio r efempio di fopra . Supponiamo un mezz o ira quefte due maniere -, per c(informarci alla varietà della forte degli abitanti della Francia ; allora due feftiert di grano produrrebbero cinquecento cincjuantaquattro libre di pane > pereto più di una libra e mezjza di pane al forno. (1) EJfi afe e fero quafì al cento per cento in molte Provincie in feguito di cotejle ejlrazioni,