PIENA ESPOSIZIONE DE Î DIRITTI tato- di pronunciare , che le fluddette Reflituzioni traevano l'origine dalla Do* nazione di Godantino y che io do per fldvolfla .. Così egli ; quaficehè io avelli alfe rito pofttivamente il primo ounto . E poi,, mentre m’ imputa una fpezie d’ardimento in tal propoiìzione ; egli non s* accorge di chiamare fotto la fua sferza il Cardinal Baronia , (a) il quale tanto tempo prima di me avea fumato eifere magnum piane argumrewtnm.. di creder fatta, la Do-nazi ne CoftantinÌana quod F'rancorum Principes e a a Longobardis ablata , fi Remante Ecclefiæ Reflit uere proflejfi finì' . In fine egli è anche da ftupirfi , in vedere come parli il Difenfore fu quello punto , quando egli fa, non eiïerci piu oggidì Erudito alcuno ( e fra elfi nomino io in capo •di lifta lui medefimo ) fi quale non fappia eifere una bella Favola quella Donazione . Ma dice egli , non poterli trarre il titolo della Reftituzione da gli atti finti di Coftantino , perche ninno degli antichi , e nè pure Ana fiaba , parla d ila Donazione faddetta ; laddove , foggìunge egli , il primo a parlare- d? effà , perequante io ne flappia, e flato Adone Vìennenflecento tanni dopo quelli avvenimenti . Io qui non ricorderò altro ad un Scrittore sì dotto , i'e non che il de-Marca Scrittore celebre (tfl ( per tacere d’altri Autori ) moftra , die. appunto in que’ tempi foife finta la Donazione Colanti ni ana adducendo fra P altre cofe le feguenti parole dell’Epìft.49. del Cadice Carolino fcritta da ’ Adriano I.. a Carlo M. Et fient temperi* bus B. Silvefltri Rome Pontificis- a finii te record, piiflflmo Gonfia^ tino M. per eflus Laqgitaìem Sanila Dei Gatboliça & aîpofitdica Rom. Ecclefia- elevata atfi^ exaitata eflt, ¿7 POTESTATEM in bis- HE SP ERTE partÌbus Largiti dignatus eflt-. ita ¿7 in bis vefltris flelicijfimis temporibus &c. Più. di fotto. Ecce revus Cbriflthnijfiimw Dei Gonfltantinus Imperato? (elee Carlo Magno)Zrù temporibus- flurrexit, per quem omnia Deus- Sanila: flûte Ecclefiœ BB.Apofludo* mm Principes• Largiri dignatus- eflt.. Qui non fi parla di Poteftà , o Dignità fpirituale , ma sì bene di Poteftà temporale donata , e però della fteila Donazione CoftantinÌana , come ancora fu conofciuto dal Baro-ano , paragonandoli perciò Carlo a Coftantino . Sicché è troppo verifì-3nile, che nafeeife in que’tempi, o lo Strumento , che ora abbiamo , o almen l’opinione della Donazion di Coftantino , e che gicvrife quefìo per indurre Pippino , e Carlo M» a concedere PEfarcato al Papa ; poiché per altro è lontano affatto dal vero , che prima de* tempi1 di Pippino PEfarcato fpettaife punto a’Som mi Pontefici, o che li poffa dire, che Pippino il Reflfituijfè alla S.Sede;. Certo il Difenfor del Dominio (f) non reca altra antica prnova di quefta fua opinione , fe non forfè le parole ds An a I ta li o , il qual racconta , avere il Re Afìolfo fatto intendere a Sìe-fano IL di non muover parola, per chiedere Ravennatium Civitatem a & Exarihatum ET PERITINENTEM , vel de reliqiiis Reipublicee locis .. Ma fe POppofitore ha per avventura notato le parole ei periinentem in ma-Juicolo , per chè s’intenda che PEfarcato apparteneva al Papa i io mi appello (fl È arem. Anna!. ad Ann. 524« (D de Contwd. X» 5. C. I*. Çc) Dip 1. C. 97. $39-