S4Ó OSSERVAZIONI PER LE CONTROVERSIE c altrove , e da S. Tomaio Quodlib. 9. quceft. y. art. 16. e dal Sellar* mino Lib. 4. Cap. $. de Rom. Pont, e dagli altri Teologi . Ma fe i Romani Pontefici fono fuggetti in limili controverfie ad errare : Non dovrà più parere fìrano, che gli Efìeniì chiedano , e fpe-rino fotto il giufìiffimo CLEMENTE XI., che retti annullato e rivo-cato quello , eh’ efli pruovano men guittamente fatto a’ tempi di un’ altro Clemente . In effetto egli non è difonore, ma proprietà e gloria della S. Sede , ficcome attefìa anche S. Bernardo nell’ Epifì. 180. , che un Succeffore emendi ciò , che per difavventura aveffe men rettamente operato o giudicato alcuno degli Anteceffori. E fe Gregorio V. (per tacere di tanti altri) non ebbe difficolta di confettare , allorachè re-fìituì a Giovanni Arcivefcovo di Ravenna la Chiefa di Piacenza , eh’ effa gli era fiata indebitamente levata dal fuo Predeceffore , injufte ti* bi a meo .¿LnteceJJore ablatam : perche non dovrà fperare la Serenifs. Cafa d’ Ette il medefimo atto di giuftizia per conto di Ferrara, Città fenza buone ragioni a lei tolta , e detenuta finora ? Io per me porto fidanza , che il zelo di VS. Illufìrifs., e quello d’ altri ancora, concorrerà meco in una conclufione : cioè , che potrebbe bene la Sede Apofìolica talora doleriì , in cafo che alcuno de1 fuoi Pontefici aveffe fcialacquato ciò , che manifeftamente era a lei dovuto ; ma non potrà mai pentirli , nè dovrà mai lagnarli , ch’eglino abbiano con efempio di moderazione veramente Criftiana, e di dilìntèrefle veramente Apofìolico , refìituito ciò , che c’ era o folo dubio , o pericolo d’ avere men giu-fìamente, 0* $r