Poesia Lib. III. it>j ni, i quali configliatamente vogliono travedere .Egli è troppo difficile, che abbia vifta purgata e chiara chiunque preoccupato da tali affetti prende a dar fentenza fulle altrui Poefie. Laonde fenza aver riguardo o a chi ne fia l’Autore, o fe quello fià nato qualche fecolo prima, o pure fe tuttavia fi conti fra i vivi, o fe amico, o nimico , o fe della medefima , o d’ altra Nazione , Città, Famiglia, Religione, o fimili cofe , noi dobbiamo confiderai il Componimento folo , e per fe iìeffo , difaminandone con giufte bilance il pefo , e facendo , che non 1’ opinione , da cui fiatn prevenuti , ma la Verità ne determini il prezzo . E quelli finquì fono impedimenti al ben giudicare , che non difficilmente fi poffono sbandire , perchè dipendono dall’ Affetto , al qua. le può dar legge 1’ Intelletto prudente . Altri impedimenti ben più difficili , e bene fpeffo infuperabili , fon quegli , che fi pongono dall’ Intelletto medefimo , e confillono nell’ Ignoranza . Nè favello io già di quell’ ignoranza tenebrofa , in cui ila immerfo chi folo per fama ha conofcenza della Poefia , e della Poetica . E’ fuperfluo il dire , che a coltoro farà impoffibile di dar perfetto giudizio in cotali materie, {tendendoli tutta la forza ed autorità a fidamente pronunziare , fe tedio o diletto venga loro dall’ udire o leggere i verfi altrui.. L’ Ignoranza qui da me intefa , è un difetto , il quale non fidamente può , ma fuo-le non rade volte ancora abitare colla Scienza medefima delle Leggi Poetiche . Ella è di due forte . L’ una è totale e 1’ altra parziale » Si fcorge la prima in coloro , i quali fanno le regole generali , /na non fanno applicarle a i particolari . Non hanno affai difcernimento per ben penetrare nel fondo di qualfivoglia Componimento determinato , nè per giudicare , fe la fimmetria d’ un tutto fia fina , fe giudiziofa la condotta , fe uguale il carattere , e fe le Figure , fe le frali , fe i penfieri fieno in quella particolar Compofizione vivaci, leggiadri, pellegrini, fodi , e proporzionati : in una parola , fe il Bello o il Brutto di quei tali verfi confina in apparenza, o fia tale in follanza . Eglino compariicono valenti Giudici , finche fi parla di certi Poemi già pelati, e giudicati o dal con-fentimento de’ Saggi r o da qualche riguardevole Scrittore ; poiché la loro lettura , cioè altri , mette loro in bocca il giudizio fopra que’ co-nofciuti Componimenti . Ma qualora fi tratta di Poefie o nuove, o non toccate dalla giulla cenfura di valenti Maeilri , ammutifcono elfi , o volendo pur profferire fentenza , fanno come gl’ inefperti arcieri , che o non ferifcono, o cafualmente ferifcono il fegno . L’ altra Ignoranza , da noi appellata fpeziale , fi truova in coloro, i quali hanno bensì una parte dell’ ottimo Gullo , ma lon privi dell’ altre . Hanno effi , dico, buon conofcimento di uno Stile, difiinguendo la fua bellezza , e le ragioni di quella bellezza ; ma non fi allargano pofcia a dilcernere in altre parti , • e in altri differenti Stili quel Bello Poetico , che pure vi è . Ad alcuni piace 1’ Ingegno Amatorio, che nulla pei Della Perfetta PoeJìaTomJl. Bb Cu-