itfS Della Perfetta Francia parlino sì naturalmente . Vero è , eh’ io non le darei coniìglio d’uiàr quel Linguaggio corrotto , e vi^iofo di alcune Donne, le quali tuttoché fi (¿no Franzeiì , pùre nelle converfanioni tratto tratto parlano con efprejjtoni fìraordinarte , e ripetono cento volte una parola , cAtf appena è nata , non ejfendovi cofa, che piu di quejìa apporti noia a i faggi uditori t Così altrove afferma lo fieflo Dialogilìa ; non farebbe fe non bene il prevenir la Natura con tale avvifo , acciocché, fe pur fi rifolveffe una volta di parlare , difavvedutamente non prendefse in preftito la lor sì no-iola favella . Per altro , volendo il Cenfore , che la bellezza del favellar Franzefe abbia tutta la fua perfezione in bocca delle Donne , perchè quelle parlano, benché fenza ftudio, più propriamente , acconciamente, e naturalmente , che non fanno gli uomini, bifogna confefsare , che in ciò l’Italia è vinta dalla Francia . Quantunque le femmine Italiane parlino alle volte con gran proprietà , pure non pofsono giugnere alla Fortuna d’ efser’ elleno V idea del ben parlare , ma lafciano quella cura , e gloria agli uomini . Così pur fecero ( a ) negli antichi tempi le Greche , e le Romane . Può contarfi per miracolo , e per un rariffimo pregio della fola Francia , che quivi il fefso debole ( b ) fia quel , che dia la norma del bene , acconciamente , e naturalmente parlare al fefso più nobile ; come ancora , che le derilioni fopra il ben compor le Tragedie più dal primo , che dal fecondo s’ allettino , iiccome altrove imparammo dal P. Rapino. Egli è però vero , che fe ben fi confiderà la Lingua Franzefe , dee naturalmente avvenire , che più degli uomini le Donne fieno proprie per ben favellare in efsa. Una fingolar proprietà di quel Linguaggio fi è 1’ ef-fer molle , tenero , affettuofo , e maravigliofamente acconcio ( c ) per ben’ efpiimere , e trattare i grandi affari atnorofi . Perciò in Francia al feffo molle , e tenero fi conviene , ed è più naturale la Lingua Franzefe , che al fefso virile tutto guerriero , valorofo , e cor.fecrato alla, gloria dell’ armi . Nè dimenticò il Cenfore di riservare quella sì filmabile prerogativa della fua Favella , perciocché (crifse egli in quella maniera : Diciamo ancora , aggiunfe Eugenio , che la Lingua Franzefe ha una forga particolare per efprimere i piu teneri /entimemi del cuore . Ciò appare (.a) Così pur fecero negli antichi tempi le Greche , e le Romane . ) La madre de’ Gracili è lodatiffima per lo fchietto naturai parlar nobile . E Saffo poeteffa non fedamente parlava bene , ma cantava , e componeva maravigliofamente . Si mihi difficilis formam natura negavit ( dice ella al fuo Faone preffo Ovidio ) Ingenìo forma: damna rependo mete. (¿) H feffo debole ) . Quello è appreffo i Latini : fequior fcxus ; preffo i Franzeiì , le beau fexe . (r) Linguaggio Franzefe qui è detto maravigliofamente acconcio per ben efprimere , e trattare i grandi affari atnorofi , ma qual è quel linguaggio , che non fia acconcio a efpri-mere una paffione così univerfaie , e che tocca tutti? Difce bonas artes mone«, Romana juventus , Non tantum trepidos ut tueare reos . dice Ovidio ; ma per faper dire quattro parole alla Dama , Catullo , Tibullo , Properzio , chiamati da Giufeppe Scaligero i Triumviri amorofi , nella loro per altro tnaeftofa lingua fon teneri , e toccantiffimi .