Poesia L i b. ìli. 8r in ogni Provincia , Città , e luogo d’ Italia è intefo ancor dalle genti più idiote . Per ben fcrivere , o favellare in effo ad ogni perfona fa di meftiere lo Audio , affinchè il Dialetto proprio della lua Provincia , e Città fi purghi ( a ) ; nel che più fatica per 1’ ordinario fi dura da chi più è nato lungi dal cuor dell’ Italia , cioè dalla Tofcana , Provincia, che più d’ ogni altra s’ avvicina a quello comune , ed Italian Linguaggio (£) . v Ma egli dirà taluno, (c) che non e Opera di Dante il Libro della Della Perfetta Poefa . L Poi- di loro medefimi , che non ne avevano fatto buon’ ufo , fu ’1 Secolo in cui quegli Autori fiorirono , e aprendo una nuova ftrada più agevole e libera di comporre , e per così dire fenza paftoie . Il nuovo fiiiema è. di ipoffeilare quel vecchio Secolo deli’ onore della migliore e più fcelta Lingua , e di metterne in poffeffo 1 due praifimi pattati , ergendo in Signore quello chiamato da loro comune Dialetto Italiano , che , , per dir vero , è una fcLfima di Dialetto , e non vero e proprio Dialetto ; ficcome fantafima fu quella Lingua Elleniftica a cui fu fatto dal Salmafio il funerale . (a~) affinché il Dialetto proprio della Jua Provincia e Città fi purghi . ) Cioè , 'fi tolga via fuorché il Tofcano il quale è i’ unico , regolato tra i Volgari d’ Italia , come tra gli altri lo Sperone confetta nel Dialogo delle Lingue. ( é ) Tofcana Provincia che più d' ogni altra jj’ avvicina a qucfio comune , ed Italian Linguaggio . ) Tutta al contrario 1’ iftoria convertì , ,per parlare coll’ Arioilo . Tofcana , a cui , più che a nettun’ altro Volgare d’ Italia , s’ avvicina quello comune ed Italiano Lin°uasaio fe così s’ ha a dire . Ninna altra Lingua ben regolata ha t Italia ( dice il BembQDappreffo lo Sperone nel lopraccitato Dialogo ) fe non quell' una., di cui vi paria . E in fine del Dialogo dice lo Hello Bembo , principal perfonag'gio del Dialogo : Che fe voglia vi verrà mai dt comporre o Canzoni , o Novelle al modo vofiro , cioè in Lingua , che fa diverfa dalla Tofcana , e fen^t imitare il Petrarca , o il. Boccaccio , per avventura voi farete buon Cortigiano , ma Poeta , o Oratore non mai- . ( Trattavafi del parlar Cortigiano , e particolarmente della Corte di Roma ) Onde tanto di voi-fi ragionerà , e farete conofciu-to dal Mondo , quanto la vita vi durerà , e non più j conciofiìachè la vofira Lingua Romana abbia virtù in farvi più tofio graziofo , che gloriofo . Finquì lo Sperone . Quella erefia o fazione del preferire ìa Lingua della Corte , leccata , e artifiziata , alla pura e natia del buon paefe , era venuta ad infettare anco la Francia , come teftimonia Arrigo Stefano nel Libretto Franzefe de la conformité du Langage François avec le Grec , ove dice : Mais avant qu entrer en matière , ;e ■ vculx bien -advertir les Lecteurs , que mort intention ri efl pas de parler de ce Langage François bigarré , & qui change tous les fours de livreè , félon que la fantafie prend ou à Monfieur le Courtifan , ou à Mejfieurs du Palais , de /’ ac-couflrer ( ecco il parlare Cortigiano , cioè Curiale , della Corte , e delia Curia . ) E poco appretto : De quel François doncques enten-je parler ? Du pur & fimple , ri ayeant rien de fard , ni daffediation : le quel Monfieur le Courtifan ri a point encores changé a fa guife , & qui ne tient rien d' Emprunt des Langues modernes . Il parlar Cortigiano è in tutte parti volatile , capricciofo , bizzarro , e mutabile ; il Tofcano fempìice., puro , e fchietto , quaie lo ci ha dato quella età , che per la fua fempliçità fomiglia 1’ aurea , è laido fermo , e (labile ; e non fiorifce oggi , domani sfiorifce ; ma , come i buoni vini e generofi , regge al tempo , bene qetatem ferì , Chi brama 1’ eternità in fue Scritture , la quale viene in grandiffima parte dal condimento , e per così dire , dal baliamo della'Lingua , bifogna attaccarli al Tofcano , che è 1' unico parlare regolato d’ Italia , e che ha avuto a principio , quando Angolarmente ei fioria , nobiliffimi Scrittori , che gli han data una tal fama , che niuna età delle lodi di quelli , e della Lingua loro , fi tacerà giammai . ... ( c ) Ma egli dirà taluno , che non è Opera di Dante ec. ) E quali taluno . Tutti ì Fiorentini , nemine excepta . Il Celli , il Fioretti , o Nifieli , ne’ Proginnafmi , Lodo-vico Martelli , il Varchi , e Don Vincenzo Borghini . E ’1 Salviati medefimo quello Libro più rollo nega , che appruova elfere di Dante , degli Avvertimenti Vol. i. pag. 150. e 151. quantunque il Signor’ Abate Fontanini dell’ Aminta difefo Cap. XI. metta il Salviati