j2o Della Perfetta cento Novelle ( che per la Lingua , e per altre Virtù dello Stile fono un prezioio erario deli’ Idioma noftro , ma per la materia fono altrettanto biaftmevoli , e vergognofe ) truovafi un gran numero di voci ( a ) , e locuzioni, che fenza timore'di farfi beffare, ninno a noftri giorni ofe-rebbe adoperare ne’ fuoi ragionamenti , o ferirti . Ed è ben da oifervarff che quelle Novelle fembrano compatte dal Boccaccio non attempato, ma giovane ; perciocché il Petrarca in una piftola , eh’ egli fcrive al medefi-mo Boccaccio., e che da me fi è veduta in iftampa non folo , ma ancor MS. in un Codice antico dell’ Ambrofiana , dice d’ aver letto quel libro, e va feufando la poca oticftà del novellar Boccaccevole coll’età giovanile, in cui era l’Autore, quando le fcriffe. Delettatus fum, ecco le parole del Petrarca , in ipfo tranfìttt, & ft quid lafcivicp Uberioris occmreret, excufcibai ¡stai tua fune quum id fcrìberes. Ma dal Boccaccio iìefìfo , miglior te-ftiraonio, poifiamo raccogliere , che tal non fufl'e 1’ età fua . Nella Fiammetta poi , nel Filocolo , nel Corbaccio , nell’ Ameto , nell’ Urbano , nei Filoftrato., nella Tefeide , nel Ninfal (6) Fiefolano , e in altre Opere Italiane , alcuna delle quali fu compatta dai Boccaccio piu avanzato nell’ età, e confumato nello Audio della Lingua, egli appare talvolta un Maeftro tanto infelice dell’ Italico parlare , che gli fletti compilatori del Vocabolario delia Crufca fi fanno fcrupolo di citarne , e adoperarne 1’ autorità, confettando talmente difettofi que’Libri nelle voci , nella tela delle parole, e nel numero, che purgata orecchia non li può ' [offrire . Ciò petto , chi mai ragionevolmente, fi perfuaderà , che 1’ Italiano Idioma fotte pervenuto in que’ tempi al più alto grado della fua perfezione , quando fra coloro , che allor 1’ ufarono , o niuno, o quafi niuno fi inoltra , che ila fenza macchie, anzi ( per dir meglio ) che non abbia moltiffime macchie ( che tali almen farebbono chiamate ne’ Libri de’ ' '■ ' Z‘ .r ‘‘ tilO- cogliere , che il Boccaccio , che fcriffe quella celebrata Opera in Fiorentino , come egli fi protetta , non intefe nel fecondo lignificato ; perchè avrebbe detto , fe gli mandò , 0 gli mandò ; ma femplicemente nel primo , cioè ; e sì gli mandò, dicendo ; e cosi . E’ bene male a propofito accentato il Sì. a carte 54. delle Annotazióni del me-defimo Taffoni , nel patto d’ una Novella di Franco Sacchetti :. e fe mai sì fece un diluvio , da queftà volta in là fe ni fece quattro. Sì fece, cioè fattura fuit. C a ) Trovafì un gran numero di voci e di locuzioni , che fenza timore di farfi beffare , niuno a noftri giorni ee. ) Più di tutti gli ftudj vale il giudizio , e ’1 difeerni- imento . Che molte di quelle usò il Boccaccio , adattandoli a i modi , e alle voci de’ paefi di coloro , de’ quali ragiona nelle Novelle . Così contraffa il Siciliano , il Veneziano , e Cauli . Quando dice de Borgognoni , ufa la parola Riottofo , antica Franze-fe ; e va difeorrendo ; che quella materia farebbe da lungo trattato . In oltre 1’ ufo del Popol Fiorentino d allora ha patito mutazione in alcune parti , ficcovne chi è nato qui o dimorato , può agevolmente comprendere . Gli antichi diceano Contaft“1'11 ( Latino Conteftan , Franzefe Contefler ) . Noi oggi a dirlo ci faremmo burlare , e fi crederebbe , che aveffimo fcambiato da Contraftare. , Fiefolano "fu comporto da giovane , nè ha che fare con glf altri due Poemi , Tefeiae , e Filojìrato . I] Corbaccio per purità e per grazia « e 1’ Urba* ™ ancora , non ha che fare coll’ Ametto : e il Filocolo , e la Fiammetta fono dell’ .rimetto migliori . Il Salvian ne ha dato ottimo giudizio di tutti ; e a lai mi rimetto.