Poesia Lib. IV. i8p Ma , lafciando ftar ciò , ove mi riefca di arrecare utilità e diletto a i meno elercitati nell’ Arte delle Mufe , io riputerò affai ben collocata quella mia fatica, qualunque ella fi fia . Troppo , il fo , è facile il lu-fingar fe fteffo ; nondimeno io ho qualche fperanza, che non lieve frutto poffano quindi riportare i novizj ; mentre non fapendo cffi ben diftinguere i fapori fani dell’ Italica Poefia, potranno qui probabilmente afficurarfi di non errare nella Scelta-. Ed oltre a quello ritroveran qui raunati molti de’ più fini fapori, che s’ abbia la Poefia medefima in piccioli Componimenti . E perchè fi fuol richiedere ne’ lauti banchetti non fedamente abbondanza , ma ancora varietà di vivande , effendo quella diverfità un® de’ maggiori condimenti del convito, comparirà perciò anche in quello Libro una dilettevole diverfità di maniere di comporre fopra il medefimo, o fopra differenti fuggetti . Che fe la vanità dell’ argomento Amorofo è quella , che qui fignoreggia , chiunque conofce il mio genio, non ne attribuirà già la colpa a me fteffo, ma bensì all’ abufo quafi comune de’ noftri Poeti, i quali più in quello, che in altri campi, e più felicemente in effo , che altrove , hanno fatta pruova de’ loro ingegni. Si avviferà intanto più d’ uno , eh’ io qui abbia intefo di raccogliere tutto il meglio della Lirica Italiana ; e fecondo quella opinione s’ accingerà non fedamente a muovermi lite di trafeuraggine , fe avrò lafciati addietro molti bei Componimenti ; ma a condennarmi eziandio per Giudice pefftmo, fe in luogo degli ottimi parrà eh’ io ne abbia portati o de’ mezzani , o de’ cattivi . Al che è da dirli, eh’ io foddisfarò alla prima querela , quando mi verrà talento di far più Tomi di quella mia Raccolta. E per conto della feconda querela dirò , effermi io lludiato di adunare il meglio di molti Autori o morti o viventi, ma in guifa tale , che ho a-rnato meglio di prendere talvolta Componimenti dotati di qualche fplendida virtù, quantunque fia quella mifchiata con qualche difetto, che di attenermi lolo a que’verfi , ne’quali fia bensi evidente fan ita , ma non qualche eminente grazia , novità , e bellezza . Ciò per quanto io ftimo è di maggior foccorfo a i giovani , affinchè fi rifveglino , e fi conducano alle cime del Monte , lenza arreftarfi alle falde , o alla metà , dove lo Stile fedamente bello , perchè fano , potrebbe talvolta ritenerli . Ho eziandio condotto in ileena qualche Componimento non buono; e l’ho io fatto appunto per palefarne le magagne , e per ricoprire agl’incauti, quanto o 1’ apparenza del Bello , o 1’ adulatrice Fama fieno teftimonj mal fidi della vera Bellezza . Anzi , fe il timore d’ accrefcere di foverchio la mole di quello Libro non mi avelie altrimenti configliato , avrei anche rapportato maggior copia di quelli ultimi , non giovando meno all’ imperizia altrui dilcernere le Virtù per feguirle, che il conofeere i Vizj per ilchivarli . Quando nulladimeno foffero ufeiti in pubblico quelli Componimenti nudi , e fenza verun corteggio , m’accorgo ben’io affai chiaramente, che o avrei corfo gran rifchio di non foddisfare appieno a certi dotti e fac-centi, i quali con gufto differente dal mio poffono credere mezzano o cattivo