50 Introduzione alle Pagi Private pruove. Altro non cerca 1’ Accufatore, che di tirar 1’ avverfario a ricono-fcer vera l’accufa. Che poi quello accada o perchè il nimico fia condotto dall’evidenza, o dagli {limoli della fua cofcienza a confettare , -o per-eh’ io lo sforzi colle ragioni, o con altri mezzi leciti, poco importa . Io ho ottenuto l’intento, e meglio che con altri argomenti ; laonde poffòno i Giudici francamente venire alla fentenza , se 1’ avverfario non adopera Eccezioni in contrario , ed altri ajuti per falvare 1 Intenzione, dopo aver confettato il Patto. Ma acciocché la Confeffione d’alcuno pregiudichi a se fletto, neceffarie fono alcune coedizioni. 4. Cioè in primo luogo ha ella da effere fatta fpontaneamentè .. Chi confetta ~o per giufta paura, o. per forza ingiulla .fattagli o con tormenti, o con minacce da qualche potente : negando egli pofeia il già. confettato, e allegando., e provando la violenza ufatagli : diitrugge la fua“ primiera Gonfèflione. E tanto è forte quefìa regola, che non vai pure la Gonfef-fion d’alcuno cavatagli di bocca con giufti tormenti , quand’ egli fponta-neamente non la ratifichi, e confermi appretto . In fecondo luogo ha da effere la Gonfelfione fatta, non burlando, ma fedamente, e feientementei, cioè fenza errore, fenza inganno, e con cognizione di chi confetta . Sia feguìta quella o da fcherzo, o per frode dell accufatore , o per inavvertenza, femplicita, ed errore dell accettato, effa andrà per terra, nè. nuo-t cera.al confettante , quando quelli reclami a tempo , ed evidentemente pruovi l’abbagliamento, ed inganno dà lui prefo , mollrando effere la co fa diverfa da quello, ch’egli errando {limava. Chi erra, non confetta ; e ha più da valere la Verità poi Conoici'uta, e provata, che l’antecedente inganno. Quantunque Pirro abbia confeflàto d’aver detto un giorno con certi fuoi amici, che nella famiglia di Giberto c’era più fumo che armilo , 0 più iniquità, che nobiltà : potrà egli ritrattar la fua Confeffione, facendo chiaramente collare, ch’egli errò, e s’ingannò in confettar quella cofa ; perocché ditte .ben’ egli la fuddetta propofizione , ma non della famiglia di Giberto, avendola detta fittamente della famiglia di Muzio . E perciocché eziandio fi prefume , che un fanciullo , un pazzo , un fu-ariofo, e talvolta un pupillo , come ancora uno traiportato dalla collera violenta, non ben conofcano ciò ch’egli dicono , e affermano contra se fleffi, perciò la loro fola Gonfelfione non balla per eondatinarli , quando tuttavolta non perfeveraffero in confettar la medefima cofa dopo la fallita della mente, dopo l’accrefcimento dell’età, e la ceffazion della collera. 5. In terzo luogo la Gonfelfione ha da ettere pura, certa, determinata , e non dubbiofa, equivoca, ed incerta': altrimenti non produrrà 1’ effetto defiderato, e farà facile al confettante il fottrarff con qualche nuova Ipiegazione alla pregiudiziale fentenza. Tu ti fé’ vantato, dice Curzio ad Onorio di volermi porre le corna in capo . Si , rifponde Onorio, egli è vero» cfie ho detto di volerti. mettere in capo un cimiere , o una corona. Cornila Gonfelfione.e affatto equivoca, e non ferve a nulla. L’altra notte, dice uno. a Tancredi, tu colla fpada nuda m’affalilli, e mi coftrim getti