Di Lo.dovico Antonio Muratori. 43 5, quando fi fente toccato da taluno . Trovandoli in luogo del quale non „ poffa aver avuto , quando era (vegliato , diftinta Idea , dappoiché ha j, toccato colle mani le cofe vicine , opera confufatnente , nè dà a divede-„ re ivi movimento alcuno regolato ; ficoome per lo contrario ne’ luoghi, „ de’ quali ha una diftinta , e chiara Idea , opera con gran poffeffo , e fen-za confufione “ . E ’1 Signor Pigatti fcrive , che volendó coftui nella Notte del dì 15. di Marzo ùfcire dell’ Anticamera , darò molta fatica prì-ma d’imboccar la porta : cofa che per l’addietro ’non gli era mai accaduta. Finalmente il Signor Reghellini aggingne, aver quello Sonnambolo un picciolo Figliuolo , che parla dormendo , e talvolta fi leva in piedi, e molte cofe chiede alla Madre con ordine di fanciullefco diicorfo . Così il Signor Reghellini . Ho io ancora parlato con chi in età giovinile era (oggetto- a -quello bizzarro Fenomeno, edintefo, ch’entro lalor Camera faceano fran-camenre tutte le funzioni ufate , come quando vegliavano. Ma fe per avventura venivano (vegliati, reftavano confufi , nè fapeano trovar da via per ricondurli a ietto«, 9. Ora pollo come punto accertato, che le operazioni de’ Sonnamboli fi facciano ad Occhi ben chiufi ; o fe aperti*, nulla nondimeno operanti per informar la Fantasìa , e la Mente degl’ oggetti ertemi : conviene per necef-fità riferire la direzion de’ loro Movimenti, ed Azioni ad un Principio interno , cioè alla Mente , o fia all’ Anima , ovvero alla Fantasìa . Che la Mente v’ affilia ( torno a dirlo ) non fi può negare : ma fenza poter’ eli» efercitar’ allora tutte le fue forze , cioè quelle del Giudizio . Con ifvegliar la Perfona , allora vien rimeffa la Mente nel fuo libero eiercizio ; e cono-fcendo i rifchi , a’ quali era efpofto il fuo Corpo nel fonnambolare , naturalmente fi raccapriccia , ed è prefa da timore , e confufione , come chi penfa ad un grave pericolo , a cui fi è poco fa fortunatamente fottratto J Sembra all’ incontro motrice , e regolatrice principale la Fantasìa dell’ operazioni , e de i movimenti di tali Perfone . Dormendo noi , quella Facoltà certo non dorme , afficurandocene i Sogni , di parte de’ quali ci ricordiamo , e degl1 altri non ci refta memoria. Sognano appunto gl’addormentati Nottamboli di trovarfi in que’ fiti, e di far quell’Azioni , che vegliando fogliono praticare . La vivacità del fangue Ior giovanile (giacché in tal’ età per lo più fuccede la loro ftravaganza ) eccita gagliardi Sogni nella Fantasìa , e la Fantasìa sì fortemente commoffa , mett’ anch’ erta in moto il Corpo in maniera tale, che vengono fatte al Sonnambolo quelle fteffe Azioni , nelle quali sera dianzi abituato vegliando , ed effettuati con movimenti ertemi i movimenti ideati internamente'dalla Fantasìa . Si crede , che gli Spiriti animali col tanto andare , e riandare per le fteffe Vie , producano la facilità d’ effe Azioni : del che io lafcerò difputar chiunque vuole i Mentre altri fi ftudierà di (piegar meglio il Fenomeno de i ^onnamboli f e d’ additarcene le più verifimili cagioni , io torno fempre a ripetere , non effere punto da maravigliarfi di molti d’ effi , che riftringono tutta la lor cavallerizza alla propria Camera . Stupore bensì a me recano gl’ efempii fo- F 2 pra