w» 5 i ri »«funzioni d’intenzione. p. li. n. a. Intenzione d’. offendere-fi prefume in chi fa operazioni determinate «d offendere, p. 23. n. 3. Come fi tolga tale Prefunzione, p. 24- «• 5- ProoyTs°aKetXaa\FAttóre,’ o'fia Àccufatore, p. 9- ». 7. Le Prefunzioni affolvono l’Accufoture dal pefo del-1 le Pmove, P- ”• "-.I- Pru°ve s’alpettano talvolta anche al Reo, p. 19. n. 17. Pruove Improprie, p.49. n. 2. Pruove proprie, p. 32. n. 1. . ■ , . Pubblica voce, e Fama, Pruoya propria, p. 33. p. 8. Puntìgli da fuggirli nelle Paci , P. 46. >n. 6. qc. Quando, Cireoftanza da attenderli T p. 4°- n- 3- Ragione non confutata., P- 78. n. 38. Gonfultata, p. 78. 11. 44. . . Reo colla fola negativa fi può difendere alle volte , p. 9. n. 7. D,èe provare le Eccezioni , p. io. n. 8r, e p. 17. ' n. ii. Reo talvolta dee provare, e divenir’ Attore, ivi n. ii. Rimetterli nelle paci-ali’ offefo di fatti, vien riprovato, p.io8.n.237.e iegu. Serridon, coll’ offenderli ’nonf? offende talvolta fl- padrone, p. 35. n. 3. Offendendo eglino altrui, talora non fi prefume ciò fatto per ordine del padrone, p. ,33. n.4. -Soperchieria nell’affalire altrui, p.105.11.218.. . - . Superbia e Inteteffe, turbatori del conìmerzio umano, e impedimenti alle Paci, p. 7- fl. 4. Tèmpo , Ctaoftaiiza da, attenderfi, p. 40, n, .5.. . f. ' 'Teftimònj'Pruova‘propria, p. 52. 'n. 1. Condizioni, d’ effi ^p.. 2, ConcQrdia, p, .54.-n.xo. Vantaggie foperchierie nell*, affaire alt-rui, p,io'$,»n.2iS. Violènza, fa prefumere' intenzione di non oftèndère, p.' 24, ,.rj.> 5. Efterna., ,