54 Delia Toma deila Fantasìa Umana Trattato ?) vellare, ch’io rimalo da nuovo ftupore (opra me ftefso innalzato , 'non 5, ardivo interrompergli , nè addomandare Torquato dello Spirito , eh’ egli additato m’ avea , ed io non vedevo . In quello modo afcoltando io s, mezzo tra ftupefatto ed invaghito , buona pezza quali fenza accorgerme« ne dimorammo , alla fin della quale partendo lo Spirito , come intefi jj dalle parole di-Torquato , egli a me rivolto : Saranno oggimai , difse , 5, Sgombrati i dubbj dalla Mente tua . Ed io : Angi ne fono di nuovo li piu che mai \dubbiofo , perciocché .molte cofe ho udite degne di mara-jj viglia , e ninna veduta ri ho di quelle , che per farmi da' miei dubbj ceffate , mi promettere di moflrarmi . Ed egli forridendo foggiunfe .• }, Affai piti veduto j ed udito hai di .quello , che forfè.. E qui fi tacque“, Biiogna ben credere , che fi fofse altamente fitto nella Fantasìa del Tafso, ciò che fi racconta del Genio , o fia dello Spirito di Socrate , Nelle lue grandi , e gagliarde Aftrazioni parca al Talso , gran Filofofo aneli’ eiso, di parlar con un’ altro , ed egli parlava , e rifpondeva a se ftefso . 1? A-ilrazione lua faceva , eh’ egli fognafse vegliando di mezzo giorno al pari degli addormentati fognanti di mezza Notte. Ma non lafcia per quello d’ elsere fommamente ftravagante , e raro un tal Fenomeno . 4. fin .qui abbiamo veduto darli Ellafi , o vogliam dire ftraordinarie Aftrazioni, originate da cagion Naturale. Comune fentenza ancora è , che ce ne fon delle foprannaturali , cioè provvedenti da interna azione di Dio, che rapifee f Anima dalla percezion delie cofe efterne , acciocché quella con-iìderi nell’ interno quelle Verità e notizie , eh’ egli vuol comunicarle. Te-ifimonj di -ciò fon le Vite di varj Santi, e maflimamente di Sante Donne, le quali più fpeffo troviamo, 0 per dir meglio filmiamo fopranaturalmente rapite in Eftafi, ed illuminate dalla Rivel-azion di Dio. Che sì fatte Eftafi, chiamate divine , pollano decedere , non s’ ha da avere difficulta di crederlo . Dio può comunicare anche nella Vita prelente quelle grazie a i fuoi * buoni Servi. Che fe ne dieno ancora delle provvedenti dal Demonio , la-feerò che altri lo cerchi, e ne chiarifca ben la verità. I legni indicanti, che le Eftafi non vengano da Dio, fi trovano regiftrati da varj Teologi, dal Medico Zacchìa , e da altri.. Cioè quando i moti di coli-oro fimighanti fono a quei , che fi offervano nel Delirio, nell’ Epilepfia, nell’ e. popielìa, nella Frenefia , ed in altri fimili morbi , che portano feco urli , ftorcimenti di volto e di membra , pallidezza , parole difsordinate , lamenti , ed altre figure non convenevoli ad una mozione di Dio, Lo ftefso è da dire , fe ne provviene offufeazion di mente , dimendicanza delle cofe pafsate , o tri-iìezza ; e fe la perfona a talento fuo fi aliena da i Senfi , e ritorna in fe itelsa ; oppure fe i fuoi depravati coftumi 1’ accufano per immeritevole di quelle grazie, che Dio riferba per gli fuoi cari. Tutte quelle"diltinzioni fi veggono riferire dall’ Eminentifs. Lambertini ( oggidì BENEDETTO XIV. Pontefice regnante ) , che ex profeffo e magiftralmente ne ha trattato nel Terzo Libro, Capitolo Quadragefimo nono De Servorum Dei Beatifica-tìone f e fon diligentemente da ofiervare per non cadere in inganno , con attri-