$6 LÀ P A C £ to alcuno; ficcome nè quella , che le è innanzi, benché non sì (concia 2 154. La prima è affai adattabile , non effendo dubbio, che gl’incontinenti anche alle volte conofcono il fallo, e prefi fuori del precipizio del? affetto loro preftano pazienti orecchie a chi perfuade cofa conveniente, e palpabile , per certa benevolenza d’affezionarfi alla ragione , e per una perpetua beneficenza di voler quello , che apporti loro ficuro ripofo , e per la totale concordia , che fegue alla candidezza , ed uniformità dèli* animo. 155. E fin qui tende la dottrina di coloro, che per mancare della luce di Griffo furono profani . Ma vi fi è poi aggiunto il puriffimo fuoco della Cariti , che è tale , che fe aderire vi vorremo col proccurarlo con quefto dogma della vita coftumata, preparamento a quella, che ci viene dalla divina grazia, cofa certa è , che non accadera nè fcrivere , nè leggere il trattato della Pace , che ora facciamo : che altra pace fari quella , di che anelanti fi renderanno gli fpiriti noftri. 156. Amici che ad un certo modo faremo a noi proprj , ben potremo effere benevoli, benefici, e concordi verfo gli altri, e perciò amici loro ; e quei, che faranno di quella qualità, non avranno punto di durezza in farli capaci degli onefti termini delle rappacificazioni. E quando per loro ingenuità amino il riconciliarli co’ nimici , ma che per non intenderfi di quella profelfione ftiano fofpefi : ricordandoli della legge dell’ Onore, riguarderanno il parere degl’ intelligenti, ed eftimati , e conforme a quello andranno condefcendendo a partiti convenevoli. 157. Atti non fono alla negoziazione, e confecuzion della Pace i proprj intereffati, ancora che foffero e di bontà, e d’intelligenza* perchè oltre all’indegnità, in che caderebbono, se in vece di fare iftanza in contrario, trattaffero infieme d’accordo, quando ben’anche vi foffe tregua, o parola data di non offenderli-: per l’affezione appaffionata, di quà e dilà li dilcofterebbono Tempre dal punto , nè vorrebbono cederfi . Eccetto però se il calò non fi trovaffe tale, che l’offenfìone confifteffe in una ma--nifefta innocenza: che forfè allora 1’offenditore ito all’offefo, e fattolo chiaro della verità più foddisfazione gli darebbe ; ogni volta però che fic- /come la fua intenzione è buona , così la perfona offefa foffe tale , che meritaffe un Amile atto di cortefia ; perchè in effetto quelle due fono per l’ordinario le principali circoftanze, cioè, come già detto abbiamo , il fine di chi opera, e colui verfo cui fi opera ■ ed egli ragionevolmente ai* ietterebbe affai meglio il tutto, che se altri vi poneffe mano. 158. Che fiano due negoziatori, l’uno per parte, non è al prcpofito; perche quand anche non foffero loro congiunti di fangue , o di ftretta amicizia, fenza altro fi farebbono avvocati , e verrebbono a difficultare il negozio. 15^. Ne efpediente e, che fi ilia ad un folo di fomma autorità , che voglia procedere meramente con la mano regia ; perciocché gli avverfarj avranno fofpctta o la forza fua, o l’eccellenza del fuo parere , non po* i tendofi 1 -