s iS Introduzione all e Paci Private o perchè pregato di pace dall’ avverfario medefimo , o per interceflìone altrui, o per altra cagione, fi contenta di cedere al fuo diritto , e alla fua querela, e di donare al nimico la fua , qualunque fia Prefunzione. 15. Indarno poi dovrà fperar così benigni accordi chi non ha in guifa alcuna purgate le colpe, che fanno prefumerlo perfona ingiufta , vile, e malvagia, e chi è folito a cadere in quella forta di fallo. Avendo coftui fatto V abito viziofo in quell’ eccedo, qualor fi metta con qualche fondamento in dubbio, s’egli di nuovo 1’ abbia commeifo, ragionevolmente prefumiamo che sì-. Alla pefiima natura di tal forta di gente è dovuto quello gaftigo . Laonde se avveniffe , che Cintone uomo riffofo, il quale è manifefto, che affali, e ferì altre volte con foperchieria uno, o più fuoi nimici, affermaffe bensì d’ avere affalito, e ferito Evergete fuo nuovo nimico , ma negaffe d’ aver ciò fatto con foperchieria ; ed Evergete affermaffe , eh’ egli l’ha affalito, e ferito con foperchieria ; noi prefumeremo reo Cintone ancora di quell’ altro eccello. Non provando egli il contrario, llabiliremo il Fatto fecondo la tellimonianza dell’ offefo , e condanneremo Cintone quantunque negante. Avvegnaché non fi folle in quello cafo mi-fchiata la foperchieria, nondimeno 1 misfatti primieri fintili a quello fanno che fi debba credere ancora iL fecondo ; e se Cintone vuole fchivar’ il carico «di quella Circollanza aggravante, pruovi egli di non averla com- meflà, o pruovi di non effere folito a far fintili falli. 14. Dalle quali cofe noi polliamo intendere , che volendo i Mediatori d’una Pace affteurarfi , qual di due nimici in una contefa fia flato il primo ad ingiuriare, offendere, ed aifalir l’altro, negandofi ciò da ambedue; farà ben difficile il chiarire tal fatto , quando vengano entrambi gli av-verfarj in Giudizio armati della Prefunzione d’effere uomini giulìi, onorati , veritieri , e dabbene . Imperocché quella uguaglianza di Prefunzioni fa valere tanto il detto dell’uno, quanto quello dell’altro, e tanto l’affermazione dell’una parte , quanto la negativa dell’ altra . E però a quello propofito hanno ben fempre da ilare davanti a gli occhi de’ Giudici quelli affiorai, cioè : Che una Prefunzione non abbatte l’altra, che fia egualmente forte ; ma sì bene la più forte ha vittoria fopra la men forte ; ovvero più Prefunzioni infierae unite uccidono la fola , quando quella fola per la fua gran robulìezza non compenfaffe il numero fuperior delle altre.-E parimente, Che le Prefunzioni fpeziali1, e particolari prevagliono alle generali , ed univerfali ; e Che chi è fuperiore in. Prefunzioni , è liberato dal pefo delle Pruove, caricandone egli il fuo competitore. 15. Pertanto pongafi per efempio , che di due litiganti ognuno dica d’ effere flato l’affalito, e non 1’ affalitore , in qualche loro Zuffa privata : fi dovrà in tal dubbierà confiderare , fe 1’ un di colloro foffe armato , e l’altro no ; 0 fe più armato , e più robuflo l’uno, che- l’altro ; o fe quegli era accompagnato , o più accompagnato , che quelli ; 0 fe l’uno è facile ad accattar riffe , ad offendere , ad ingiuriare altrui , e folito a menar le mani , anche fenza ragione, e l’altro no ; fe l’un d’effi ha prima fguai-