4? Indice delle Materie; Monotonìa. Chi rapprefenta le fue Prediche con tuono invariabile , infaftidifce al certo , p. 27. n. 1. . - " ■ Morale (Senio delle Scritture,), p. 23. n. 2. Muffo ( Cornelio )• Minore Conventuale ,* Vefcovo di Bitonto , predicando diceali che moveffe, p. io. n. 1. . N , Natura . Quella pub dare quello abbifogna per 1’ ellerno dell’ Oratore , perchè 1’ Arte pub fuppli- re , non perfezionare quello che manca, p. 27. n. 1. Nazianzeno ( S. Giovanni ) . Sue Omelìe , p. 7. n. 2. Niffeno (S. Gregorio) chiaro , e popolare nelle .Tue Omelìe , p. 22. n. 3. Notaj ( detti dalle Note , o ilari Cifre ) né* tempi antichi col mezze delle cifre contenenti una , o più voci, raccoglievano Le Dicerìe Sagre’, e Piotane , p. 20. n. 1. ' . - Novelle raccontate sul Pulpito quanto disdicevoli alla Santità del luogo , e .del Miniftero, p, 29. n. 3. . ' • . o , — Oliva (P.) della; Compagnia di Gesù-celebre Predicatore del-Palazzo Apoftolico, p, 11. n. 2. Omelìe . Loro antico ufo nella Chiefa, p. 7. n. 2. Ceifato nella fine del V. Secolo fotto S. Gre-' ' gorio Magno , ivi. Omelie de’ Padri'per lo più dette a braccio , ed a noi trafmeife da -i No- taj, p. 20. n. 1. Anche le Omelìe ftudiate, e mandate a memoria fono chiare , ivi . Oratori del Secolo XVII. t-enean dietro ad una Eloquenza pompofa., vana ,• .e ridicola, p. 9. n. 1. Oratori Sublimi non fono interi da due terzi del Popolo, p. i2. n. 1. Oratori Popolari profittevoli , p. 14. n. 2. Differenza t-ragli Oratori Pagani, e Criftiani,, p. 17. n^j.- Vedi. Predicatori. Origene. Sue Omelìe, p. 7. n. z.Chiaro nelle medefime.., p. 22. n. 2. Gran promotore delle Alle-■ 'gorìe, p, 24. n. 2. . . . _ ’ " . . . , .. Padri della Qhièfa. nelle Prediche al Popolo non citavano che ia fola Scrittura, p. 22. n. 1. Loro confenfo ferrila il vero Senfo-della Scrittura, ini ’.’Loro maniera d’interpretare le .Scritture nel fenfo Allegorico non. dee biafiriiarfi , p. 24. tK 2. Palazzo Apoftolico . Suoi .celebri • Predicatori -, p.1-1. ri. 2. Panegirici. Loro fine è per exempla Santtorum condurre gli Uditori all” Amor .di Diór,e del Profilino, ed all’acquiftodelle Virtù Criftiane , p. 32.11. 1. Quanto dimenticato da chi vuol far mo-ftra del proprio Ingegno neglì Aflunti maravigliofi, e di Eloquenza nello itile , ivi : Ne’ Panegirici non deonfi ingrandire le azioni de' Santi -, o dire il non fatto da quelli , ivi , Nè far paragoni tra uno ,. ed uri altro Santo , e molto meno col Divin Redentore , p. 33. n. 1.. Abufa di alcuni in confondere i veri co fallì Miracoli, ivi n. 2. Le Virtù de’ Santi debbono campeggiare ne’ Panegirici , p. 34. n. 3. I Miracoli debbonfi narrare; ma i veri, ivi. Panegirifti Savj tendono al vero Fine ne’loro Componimenti, e non all’infoino ", p. 32. n. 1. Si aftengono da i Paragoni , p. 34. n. 3. ,’Diftinguono i Veri da i FaifrMiracoli , ivi. Panigarola (' P. ) -Minore Conventuale Predicatore del, T6oo» diceafi, che predicando dilettaffe , p. io. n. 1. Con ciò non confeguiva il vero Fine delle Prediche , ivi . Criticato dall’Eritrèo , ini. Paolo ( S.)’Apoftolo ; citato,,, p. 6. n. 2., p. 8. n. 3., p. 13. n. 2. Suo Tentimento circa le Scritture, p. 24; n. 2.'Maniera da lui tenuta nel predicare , p.-qó. ri. 2. Paragone fatto da’ Panegirifti tra un Santo e 1’ altro è temerario., di un Santo eon Gesù Crifto S fcandalofo,, e sa di «refta-, p. 33. n. xs," e p. 34. n.3. ■ Parrochi nelle Ville hanno obbligò di amminiftrare ' al rozzo Popolo, la Parola di Dio ; p. 30- n. i-Parole aggruppate-per fignificar’una fol cofa,;, fon varie-’,, p. 25. n. 1. - , Parte Prima dell» Predica da alcuni teffuta con iftile .Sublime,, la feconda con Eloquenza Popola- re , quanto malamente da taluno fi. ufi , p. iq. n. 3. Peccatori ripréfi con amarolenza da i Predicatori cadono in difperazione., p, 29. n. 3. Pergamo fcuola di Santità , p. 29. ri. 3. ' - Periodi lunghi non beri tufati nelle Prediche, p. 17-. n. -3- Perfpicnità . -Vedi Chiarezza . * ... Popolo. Di tutto il Popolo , die concorre alla Predica due Terzi non intendono ’ gli Oratori fubli-ini 5 ed appena Un-terzo refta foddisfatto 5 p. 12. n.vi. Il Pòpolo concorre alla Pjedica'per effe-re ammaeftrato ne’fuoì doveri ; chi ciò non cOniègiie., refta defraudato, p. -17, n. 3: Letterati, Mezzani Intelletti, e Baffo Volgo- vanno a Predica ; II Predicatore a tutti dee adattarfi , p> 35. n. 1. * - - - - J . . ■ . - Popolare Eloquenza. Vedi Eloquenza ' Prato Fiorito, Cattiva Bottega per cayar’-efempj da predicarfi, perchè favólofà, p. 31’, n. 3. Prediale . In effe deefi‘avvàfaré , e fminnzzare al Popolo qualchè verità'rivelata deli’ uno. ,-e ' altro