14 Pregi dell Eloquenza Jofolare gio , nè comparifce nel dir loro sì sfacciatamente 1’ Ingegno , come altre volte. Contuttociò è da cercare, se mai anche per altra via talun d’ciTt óifavvedutamente nalcondeffe il prurito di darli a conofcere per eccellente Ingegno. Sembra pure , che tencndofi un Predicatore così in alto , abbia in mira di piacer lolo alle non volgari tede, ed abbandoni la cura di piacere nello ftelfo tempo al Volgo ; perchè volendo dar gufto anche alle baf-se perfone, gli converrebbe abballar lo Stile con perdere il merito di con-veriare co’ Ioli nobili Ingegni . Ama egli e cerca di comparire un Aquila , e non gi'a un volgare Augelìetto , che rade il (nolo. Ben perciò farebbe , che chiunque è deftinato al Pulpito , fi efaminaffe su quello punto , confideran-do se mai per defio della gloria propria , o folamente per gloria di Dio e bene del Proflìmo , egli s’ applica a sì faticofo e lanto impiego . Edere può , che una fibra d’ Amor-Proprio fi Luopra in chi traicurando di farfi intendere al mezzano Popolo , fa la Corte lolamente alla Ìtiperior Gerarchia de’ migliori Intelletti . 2. Ora noi polliamo moftrare tanti e tanti oggidì , i quali affatto fpo-gliati d’ ogni lor privato Interelfe ; portano fui Pergamo quella fola Eloquenza , che può giovare ta-nto al dotto che all’ ignorante Afcoltatore . Non cercano elfi , anzi abborrilcono , che la gente in ufeir di Chiefa vada dicendo: Grande Ingegno eh’ è quello Predicatore! Unica è la lor brama , che ognun dopo la Predica efea con la iella balia , e polla dire : Quell’ Oratore (¿r) verba titerms vitti habet. Egli ci fa ben conofcere ciò , che guida alla Vita Eterna. Colpa nollra è, se non profittiamo di sì chiare ed effica» ci lezioni della volontà di Dio. E qui mi convien dire , che certamente sì fatti Predicatori non vanno in guiia alcuna a caccia di gloria , non cercano lode veruna dagli uomini ; pure anche contro il lor volere tien loro dietro la gloria e la lode. Datemi chi predichi collo zelo, con grazia, e con facondia intelligibile a tutti ; che (minuzzi la dottrina del Signore, ¡(fruendone gl’ ignoranti, e inculcandola a i dotti; che fcuopra ad ognuno le interne lue magagne con accorto efame de’coilumi correnti: Voi vedrete affollarli a lui le perfone d ogni grado, efaltarlo qual Medico mandato da Dio, per guarire le infermità Spirituali di ciafcuno . Forfè non loderanno l’Ingegno di lui, ma certamente encomieran quel fervore e quella lingua , che parla a tutti , fi fi» inten- dere da tutti , e fenza far moltra alcuna dell’ Ingegno fuo , unicamente tende a correggere i Cattivi, ed a render migliori i Buoni. Quell’è la vera e lollanzial gloria , a cui , se pure alcuna ne bramano , hanno da alpirare i Banditori del Vangelo ; effendo luperficiale e vana f altra di chi va mendicando il plaufo de’ foli amatori deile lublimi ed ingegnofe dicerie . Che per altro anche la Popolare Eloquenza può contenere grande ingegno ; e chi più abbonda di quello, maggiormente otterrà di piacere e giovare all’Uditorio; 1 arte larà nalccfa , ma paiefe il profitto d’ ognuno . Che cervelli fon mai coloro , i quali dicono : {b} Loquimini nobi\ placenta ? Noi vogliamo udir cole j (a) Johannis Cap. VI. verf. 6<). (bj. ijajns Lap. JiJÌX. ver], io.