LIBRO' CXXX.VIIE r7 ogni occafiohe difcifma, approvare ii Concilio dal fuo principio , elafuacon--tinuàzìone , promettendo di comportarli in avvenire, come fe da fua.parte non vi fotte fiata nè. traslazione, nè rottura, purché fi riconofcano i fuoi Legati, e fi aboliicàno 1 decretkfatti contradafua perfona,. lafua autorità edibertà', con-tra ia-fanta Sede, i Cardinali,, é. k fuòi .aderenti. Con un’ altra lettera dei 3. A-g-ofto invia i fuoi medefimi.Legatiat Concilio con podeftà di annullare tutto ciò , ch’eraftato dalui fatto contra.il Concilio y e.per dimandare al Concilio la Evocazione dei.deereti fatti contra di lui. MaJ Padri del Concilio non giudicarono • dover rivocare alcuno dei decreti fatti contra il Papa , credendolo inferiore al Concilio, onde:sdegnato il Papa pubblicò -una Bolla il di 13. Settembre 1433. con cui annullava il decreto della XII. feffione del Concilio di Bafilea. La XIII. feffione fi tenne il dì-.r r. Settembre, e fui punto di procedere alla con- xxxiv. danna del Papa come contumace, i Vefcovidi Spalatro e di Cervia comparvero per il. Papa, e proteftarono, che il termine di fei fettimane noner’ancora fpira- An. 1453. to . Ma lor fi fece vedere il contrario , e come non avevano il confenfo di Euge--^”’-.^'7, nio per la continuazione del Concilio , furono licenziati. Volevafì dunque prò-feguire il proceffò del Papa, quando il Duca di Baviera, e Giovanni di Offenburg ■ rapprefentarono;,. che l’Imperadore bramava, che fe gli accordaffe ancora una dilazione di 30. giorni,, promettendo di far venire al Concilio i Prelati di Ale.nia-. gria . F u dunque accordata la ; dilazione al P-apa j. e .l’Imperadore arrivò a Bali- -lea il dì 11. Ottobre ., La.XIV. feffiohe fi tenne il dì 7; Novembre, e l’Imperadore vi affiftè in abito ' xxxv, di cirimonia. Si accordò al Papa ancora una dilazione di' 3. meli nella fperanza, V- Se 1 ‘ eh’egli aderirebbe al Concilio , revocherebbe tutto ciò , che aveva fatto contra, e. vi confermerebbe tutto-ciò , che vi era fiato fatto ; nel qual cafo i Padri r.xn.Conc. promettevano fottometterfi, alla fua autorità. come di- folo e legittimo V ica-. rio di Gefucrifto. . • II dì 26. Novembre fi tenne la XV. feffione, e vi fi fecero alcuni regolamenti xxxvi. per la tenuta dei Concilj provinciali, e finodali. Quelli dovranno tenerfi due voi- xv. Sette, oalmeno una all’anno, ai quali prefiederebbe ilVefcovo diocefanoin per-fona, quando non folle adente, vi fi tratterebbe della riforma degli abufi , cheli r xiLCoìt. folfero olfervati nella Jiocefi. I proviaiiciali due anni dopo il Concilio generale Blonà-dovranno tenerli di tre anni in tre anni. In una congregazione generale tenuta alcu- ’lfc‘ s' ni giorni dopo s’inviarono al Papa Eugenio gli ambafeiadori dell’Imperadore, del Re di Francia, e del Duca di Borgogna per dimandargli la pace della Chiefa. Ma, gli ambafeiadori trovarono la cofa già fatta, a condizione che il Concilio rivo-cherebbe tuttcrciò, che aveva fatto cont-ra il Papa, e i fuoi aderenti, e che il Papa dal fuo canto ric.onofcerebbe,. che il Concilio di Bafilea era fiato legittima-mente adunato , eh’ egli 1’ era ancora che Avocherebbe tutto ciò , eh’ egli aveva fatto contra il Concilio , e aderirebbe alle di lui decifioni. In confeguenza Eugenio nominò quattro Cardinali, che prefiedeffero al Concilio con podeftà di' ope-ìare in fuo nome, e di aderire a tuttoeiò , che il Concilio aveva diffinito, e che -' potrebbe diffinire. La Bolla è del dì 1«. Dicembre 1433. Confermò ah Cardinal Giuliano la fua qualità di.prefidente deLConciiio ,■ di modo che quelli , che manderebbe , prefiederebbono con lui1. La.XVL. feffione fir,tenne il.dì 5. Fébbrajo 1434. Vi fi leffero le lettere del Papa xxxvn^. fpet-